Simbiosi tra tifoserie: ciò che non si sapeva

Di Manuele Nasca

È convenzionale ormai, identificare questo meraviglioso sport con appellativi negativi, sottolineare ad esempiocome possa essere pericoloso assistere tra gli spalti ad una grande partita, piuttosto che evidenziarne la grandezza e cogliere l’attimo straordinario, che talvolta solo questo contesto sa regalare. Il calcio va oltre le numerose critiche, oltre la paura; questo sport sa ancheregalare amore. Amore tra tifoserie, una vera e propria empatia tra colori diversi, un gemellaggio da ricercare in origini lontane che abbracciano analogie di tipo politico, storico e culturale. Per un istante sembra che tra tifoserie differenti possa nascere una magia, un affiatamento che rende pregevole anche la partita che si disputa sugli spalti, nella quale probabilmente vince la fratellanza tra popoli e dove il risultato mai ha destato così poco interesse. Il nostro prossimo avversario ci fa tornare in mente molti episodi: Lecce è la terra del nostro ex capitano Fabrizio Miccoli, é la terra dove quest’uomo, siglando un gol che ci porto alla vittoria per 4-2, decise di uscire dal film della partita con le lacrime, perché aveva ferito il suo popolo e la sua squadra. Quello che probabilmente molti non sanno è il fatto che tra Palermo e Lecce esiste un gemellaggio etico parecchio forte, le cui origini questa volta non sono legate alla storia, alla cultura…. Ma ad un semplice gesto d’amore compiuto dall’allora presidente dei pugliesi Franco Jurlano, in un momento nel quale il Palermo attraversava il lacerante evento del fallimento. L’ex patron del Lecce fu l’unico a votare a favore dei rosa, anche se il tentativo fu evanescente, per un fallimento che era ormai cosa fatta.Domenica assisteremo ad una partita che come poche altre, fungono spesso da esempio, per la tranquillità ambientale espressa, partite come questa evidenziano la bellezza del calcio non solo in campo ma anche sugli spalti. Sarà una partita nella quale ogni singolo tifosocrederà che la propria squadra possa vincere, ma in cuor suo sa già che al triplice fischio la vincente avrà in fondo battuto un amico.