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Ponte Ponente Ponte pi, ci risiamo… Non è bastata la bella vittoria di Lecce per staccare un po’ la spina sul tema cessione societaria. Oggi si rivede il nome di Ponte, almeno leggendo un quotidiano locale. La matassa si intreccia o si vuole volutamente intrecciare la matassa? Perché sarebbe anche normale che per distogliere l’attenzione da una trattativa concreta ne faccio circolare strategicamente un’altra. Questo potrebbe essere il senso delle dichiarazioni di Zamparini che svela come l’esclusività con Follieri sarebbe già scaduta. Una esclusività che significa tanto ma anche niente. Come già azzardato altre volte mi sbilancio anche oggi: Follieri sembra il più accreditato per acquisire il Palermo. E nonostante Ponte si faccia vedere in tutti gli stadi c’è da chiedersi se ha realmente le risorse finanziarie per prendere la società. Magari Ponte è così visibile sol perché ambisce alla presidenza (cosa diversa dalla proprietà) e spera che il 26 ottobre si è arrivi all’assemblea senza ancora nessun acquirente effettivo e lui possa essere nominato presidente, seppur a termine. Debiti, scoperture, bilancio da approvare. Situazione complessa. Il Palermo non ha bisogno di percentuali di minoranza. Il Palermo ha bisogno di soldi, parecchi e veri. Ha bisogno di interventi finanziari forti e non semplici quote di minoranza. I presunti investitori americani sembrerebbero esserci defilati da qualche settimana. All’orizzonte l’unico papabile sembrerebbe Follieri, con cui forse si continua a lavorare sottotraccia, a dispetto delle dichiarazioni apparse. E chissà che domani non ci possano essere novità importanti.
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