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La partita il giorno dopo – riflessioni a freddo di Cettina Pellitteri

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Niente Tris di vittorie per il Palermo che contro il Venezia rallenta la sua corsa, ma grandissima prova di carattere per la squadra rosanero che sotto di un gol trova il pareggio al 90’ grazie ad un gol segnato da Aljaž Struna.

Come anticipato in conferenza stampa Roberto Stellone vara un nuovo turnover: fuori Rajkovic, Rispoli, Mazzotta, Murawski, Falletti e Moreo; dentro Salvi, Aleesami, Haas, Fiordilino, Trajkovski e Puscas. Il tecnico opta per un 4-3-1-2 con Trajkovski dietro le due punte Puscas e Nestorovski.

Il Venezia si presenta molto compatto e ben ordinato in campo, ma è il Palermo che nel primo tempo mantiene l’iniziativa del gioco. I lagunari cercano di chiudere tutti gli spazi e di affidarsi alle ripartenze. Al 12’ prima occasione per il Palermo con Nestorovski che su passaggio di Fiordilino prova a bucare la rete con una bella rovesciata, la palla però lambisce il palo sinistro. Al 13′ brutta botta alla spalla sinista per Struna, i sanitari a bordo campo applicano una fasciatura stretta al giocatore che poco dopo riprende il suo posto in campo. Al 24’ brivido in area rosanero con Aleesami che rischia l’autogol nel tentativo di mettere in angolo un cross al centro di Garofalo. Al 45’ ci prova Jajalo con un bel destro a giro dai 20 metri, grandissima parata di Vicario che respinge il pallone.

Nel secondo tempo, il tema della gara non cambia, la squadra rosanero continua a macinare gioco ma fatica a trovare la via del gol. Al 59’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla respinta corta dalla difesa rosanero finisce sui piedi di Segre, entrato da appena 2 minuti, che calcia dai 20 metri e trova la deviazione di Haas che batte l’incolpevole Brignoli. Vantaggio del Venezia ed animi che si surriscaldano. Al 62’ ammonito Nestorovski per proteste e al 64’ rosso diretto per Trajkovski per un brutto fallo su Di Mariano. Il nervosismo in campo non si placa, baruffe fra Bellusci e Litteri e proteste vivaci di Walter Zenga. L’arbitro estrae il cartellino giallo per i giocatori e manda negli spogliatoi il tecnico del Venezia.

Al 66’ Stellone sostituisce Fiordilino con Falletti. Il Palermo si fa più pericoloso in attacco e al 68’ il centrocampista uruguaiano serve una palla dal limite dell’area ad Haas, il tiro però finisce di poco sul fondo. Un minuto dopo grande botta dai 22 metri di Falletti con la palla che termina di poco a lato del palo destro.
Al 78’ altro cambio per il rosanero, fuori Haas per Murawski, ma in 10 uomini e con il Venezia che punta sulle ripartenze la gara è tutta in salita. All’85’ Stellone manda in campo Moreo al posto di Bellusci. Ma a trovare il pareggio è un difensore: al 90’ sugli sviluppi di un calcio di punizione Nestorovski prova di testa a sorprendere Vicario che respinge corto, da due passi Struna, a porta sguarnita, insacca il pallone in rete e riequilibra le sorti della gara.

Pareggio più che meritato per una squadra che, per quanto si visto contro il Venezia, non può prescindere da due giocatori chiave: Falletti e Murawski. Il primo riesce a velocizzare l’azione e ad aprire varchi in attacco, il secondo, autentica muraglia a centrocampo, riesce a coprire bene gli spazi e a contenere meglio le incursioni degli avversari. Il nervosismo di Trajkovski ha rischiato di compromettere una partita che il Palermo non meritava di perdere; fondamentali sono stati i cambi che hanno permesso a Stellone di raddrizzare un match che sembrava compromesso. Lo spirito battagliero è quello giusto, il Palermo ha lottato sino alla fine e non si è mai arreso, forse c’è stato qualche pizzico di adrenalina di troppo che sicuramente dovrà essere gestita al meglio in vista dei prossimi impegni ravvicinati del Palermo.