In una lunga intervista concessa alla “Gazzetta dello Sport”, il giovane attaccante del Palermo George Puscas ha tracciato un primo bilancio della sua avventura in maglia rosanero, raccontando sogni e speranze:
” Sono venuto a Palermo per dimostrare il mio valore – ha confessato – la società mi ha voluto a tutti costi e sin dai primi giorni che sono arrivato ho pensato che è stata la scelta giusta. Il nostro obiettivo è la Serie A, lo si respira nello spogliatoio e lo si vede dal tipo di allenamenti che facciamo. Il test contro il Pescara sarà importante per dimostrare la nostra forza”.
“Nel tempo libero – ha proseguito Puscas – guardo la TV: calcio, film e serie televisive. Abito a Mondello, qui ho trovato la mia tranquillità, sono un amante del mare e mi godo il caldo di questa terra, che piace a tutti. Della città mi ha colpito la passione per il calcio, so che tifosi torneranno. Al sud le persone sono gentili e non invadenti.
Sono single per scelta, una relazione potrebbe distogliermi dai miei obiettivi. Fuori dal campo mi piace andare alle feste con gli amici e divertirmi. Non uso molto i social, solo Instagram e con il soprannome che avevo da bambino.”
Entrato dalla panchina, Puscas ha segnato due reti decisive per la sua squadra, prima contro il Lecce poi con il Cosenza, confermandosi autentico cecchino da area di rigore:
“E’ bellissimo per un attaccante che deve farsi trovare pronto, essere decisivo – ha raccontato – poi vincere le partite all’ultimo fa un effetto ancora più bello e siamo tutti più contenti. Da sempre ho la voglia di dimostrare quanto valgo, anche se so che devo ancora far vedere molto. Non mi importa quanti minuti gioco, la gara si può decidere in qualsiasi momento. Il Mister ci spiega molte cose, ci parla delle sue esperienze e per noi è importante perché impariamo tanto. Per me il Palermo è emozionante, sia per quello che stiamo facendo, che per l’obiettivo finale. Quest’anno voglio superare i dieci gol dello scorso anno”.
Il domani è ancora tutto da scrivere, ma Puscas ha già le idee chiare su quello che sarà l’obiettivo finale da raggiungere:
“Voglio diventare un giocatore di livello e essere importante per la Romania, entrare nella storia, come abbiamo fatto con la prima qualificazione dell’Under 21 all’Europeo. Mi ispiro a Fernando Torres, Deco ed Ibrahimovic. Sono laureato in Economia Aziendale, per tre anni ho fatto avanti e indietro dal mio Paese, adesso sto terminando il secondo anno del master, perché dopo il calcio, con la laurea, potrò dipendere da me“.
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