di Manuele Nasca – “Non mi aspettavo di portare così presto la squadra in vetta alla classifica”: queste, tra le parole rilasciate dal tecnico romano, sono quelle che più hanno sorpreso nel post partita di ieri sera. Per la verità, neanche il tifoso rosanero si aspettava che oggi avremmo potuto commentare una classifica tale, soprattutto dopo le vicende societarie di cui abbiamo parlato e di cui purtroppo continueremo a parlare; vicende che hanno radicalizzato nella testa dei tifosi, uno scetticismo già insediato.
La partita è andata come ci si aspettava, come era stata preparata da un mister che ha davvero dato carburante nuovo ai rosa, che adesso non vogliono più fermarsi. Un’altra vittoria convincente, tonica sotto tutti gli aspetti, una squadra viva che ha come al solito avuto il pallino del gioco e creato parecchie occasioni fin dall’inizio della gara, ma soprattutto una squadra che ha rischiato davvero pochissimo. Il Palermo ha saputo dominare, creare e anche soffrire; in tale sofferenza ha poi saputo ripartire e colpire con i gol che hanno chiuso virtualmente il match del Barbera. Il Palermo non sa soltanto scrivere a suon di gol la partita, ma sa soprattutto leggerla in ogni fase di gioco: sa quando è il momento di chiudersi, sa quando far male e la gara col Pescara ha confermato queste indubbie qualità. Il Palermo è in vetta alla classifica, stavolta senza dover attendere nessun risultato; il destino è da oggi nelle sue mani; non si deve cadere nella trappola che ha un nome: “esaltazione”, non si può perché la lunghezza del campionato non lo permette. Tuttavia i rosa hanno tutto il dovere di credere nel sogno, hanno tutto il dovere di godersi questo momento magico che da troppo tempo si faceva attendere. Questa mattina, al risveglio, la classifica che osserviamo non sarà l’immaginazione di un hangover (ubriacatura) post San Martino, ma la realtà: è tutto vero, il Palermo è il primo vagone di un treno lunghissimo e tale vuole restare fino all’ultima fermata, per abbracciare finalmente il parente più stretto, la serie A.
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