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Ballottaggi e scelte tattiche, molti dubbi da sciogliere in vista di Verona.

In queste 6 partite di campionato, da quando è subentrato nuovamente a Tedino, Stellone ha alternato la difesa a 3 e a 4, mostrando grande flessibilità tattica, verso la quale i calciatori hanno subito mostrato disponibilità, anche grazie soprattutto al feeling che si è creato col tecnico romano. Ciò dimostra come lo spirito e la testa, contino più dei moduli e della tattica in generale. Ma quello della difesa a 3 o a 4, è un dilemma che ci si porterà dietro per tutta la stagione, anche se Stellone sembra voler alternare frequentemente i due schieramenti, per non dare punti di riferimento agli avversari e poter sfruttare al meglio la rosa, come fatto fin qui.

Per la delicata trasferta di Verona, l’ex tecnico frusinate dovrà però fare i conti con le nazionali che hanno portato via al Palermo ben 6 uomini,(Aleesami, Struna, Embalo, Trajkovski, Nestorovski, Puscas) che in questi giorni non si sono quindi potuti allenare con il resto della squadra. Una volta rientrati, le loro condizioni saranno valutate e influenzeranno certamente le scelte di formazione.

Il ballottaggio principale resta quello tra Rispoli e Salvi, col primo che è al rientro dopo la squalifica di 2 giornate rimediata a Carpi e pare favorito sul secondo, (reduce da una brutta influenza) se non altro per ragioni di freschezza fisica. Ma il laterale ex Cittadella non ha fatto per nulla rimpiangere il più quotato Rispoli in questa parte di campionato, scalando addirittura le gerarchie con Tedino. Con Stellone, nessuno ha il posto garantito e molto dipenderà dallo stato di forma e dalle caratteristiche degli avversari, certo è che poter contare su un tandem di questo livello, garantisce affidabilità e possibilità di successo in una stagione lunga e foriera di insidie.

A sinistra, la scelta è tra Mazzotta e Aleesami, con il norvegese che ha giocato tutti i 90 minuti contro la Slovenia ma ha riposato nella gara contro Cipro e, potrebbe essere favorito.

Dal numero di difensori impiegati, dipenderà l’assetto complessivo della squadra. Coi 3 dietro, Bellusci, Struna Rajkovic sono intoccabili, ma lo sloveno ha giocato 90’ contro la Norvegia per poi finire in tribuna contro la Bulgaria a causa di un fastidio al ginocchio e la sua presenza a Verona è in dubbio. In caso di schieramento a 4, potrebbe riposare proprio lui.

In mediana, l’unico inamovibile è Jajalo, che ha sempre giocato finora ed è fondamentale per l’equilibrio di squadra. Al suo fianco, se lo schieramento sarà a 3, Murawski e Haas sono favoriti sul rientrante Chochev, che avrà bisogno di tempo per ritrovare la condizione. In caso di difesa a 4, invece, come visto contro il Pescara, si potrà rivedere uno schieramento a trazione anteriore, con Falletti e Trajkovski sulle fasce ed in campo contemporaneamente (ma i 180’ disputati dal macedone contro Liechtenstein e Gibilterra potrebbero farlo finire in panchina) insieme ad Haas, favorito per affiancare Jajalo.

In attacco, qualsiasi sarà lo schieramento, accanto a Nestorovski, reduce da 3 reti messe a segno in 2 partite con la sua nazionale, il favorito è Moreo visto il suo ottimo stato di forma e il rientro tardivo di Puscas previsto per mercoledì pomeriggio

Ciò che è certo, è che nonostante i 16 punti fatti da quando Stellone siede sulla panchina rosanero, e il vantaggio di 4 punti accumulato sulla terza ( la Salernitana) e con una partita in meno, vanno evitati passi falsi, specie negli scontri diretti. L’Hellas Verona vive un momento molto complicato sia in campo che fuori, (con la tifoserie sul piede di guerra contro la società) nonostante una rosa di primissimo livello, si ritrova al settimo posto con soli 18 punti e una gara in più rispetto alla squadra di Stellone. Espugnare il Bentegodi, darebbe una ulteriore mazzata alle ambizioni dei gialloblù e destabilizzerebbe ancor di più l’ambiente scaligero, consentendo ai rosanero di andare in fuga.

Ma la partita nonostante le vicissitudini che si vivono in riva all’Adige, sarà da prendere con le molle. Ogni partita è storia a sè e quale occasione migliore per rinascere e ritrovare compattezza, ha una squadra in grande difficoltà, se non contro la prima della classe? Le insidie sono molte, la squadra di Stellone in queste sei giornate ha dimostrato di avere la mentalità e la maturità giusta oltre alla voglia di vincere, ma ogni partita è un esame in tal senso.

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