Ieri sera la notizia delle motivazioni con cui il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della Procura. Oggi le notizie della proroga del procedimento relativo anche a Giammarva e poi le intercettazioni inquisite. Siccome, come spiegheremo in seguito, entrambe le cose non sono una novità ma roba già nota, la domanda da farsi è: perché escono proprio ora, cioè a ridosso del tanto decantato closing? A chi giova questa due giorni di notizie esplosive?
Azzardiamo tre ipotesi: 1) non giova a nessuno, è solo una banale coincidenza; 2) è una situazione che nuoce a Zamparini perché, (ammettendo che esista), inevitabilmente un tale clamore influirà sulla trattativa in corso, rallentandola se non addirittura stoppandola; 3) è una situazione a vantaggio di Zamparini, nel senso che gli fornisce un alibi ad un eventuale fallimento della trattativa.
Fa riflettere questa contemporaneità fra la pubblicazione di notizie e la settimana decisiva per il closing, una situazione che potrebbe mettere il patron con le spalle al muro. Perché i fatti in se non sono certo una novità, son cose già note. Andiamo con ordine. Ieri vengono fuori i motivi per cui il Tribunale del Riesame accoglie il ricorso della Procura che chiedeva gli arresti domiciliari per Zamparini. Ma questo già si sapeva, il Tribunale si era espresso il 5 ottobre. Ieri ha solo detto perché ha accolto il ricorso.
Caso Giammarva- Sidoti-Di Trapani. Anche qui niente di nuovo. Già noto il procedimento, oggi è stato solo detto che ci sarà una proroga ad un’indagine aperta ad aprile.
Le indagini riguardano alcune intercettazioni che coinvolgono Zamparini in merito al fallimento del Palermo calcio,. Una intercettazione (pubblicata oggi su LiveSicilia) sarebbe al centro del lavoro della procura di Caltanissetta, responsabile del procedimento. In sintesi l’avvocato di Zamparini chiama il patron per raccontargli una telefonata avuta con il giudice Sidoti, giudice delegato alla trattazione dell’istanza di fallimento del Palermo. Il testo integrale della intercettazione lo trovate su un nostro precedente articolo. Il nodo in questione è: il giudice Sidoti ha anticipato l’esito della sentenza all’avvocato di Zamparini oppure la telefonata era soltanto una semplice rassicurazione dell’avvocato Di Trapani al suo cliente (Zamparini)? Su questo e su altro indagano le Procure.
Giammarva viene accusato di “avere esposto alla Covisoc fatti materiali non rispondenti al vero sulla situazione economica e patrimoniale della società”.
Situazione complessa e ingarbugliata su cui lavorano procure, avvocati, magistrati, consulenti. Una domanda nasce spontanea: come si fa a non pensare di essere intercettati con tutto questo fior fiore di investigatori sul collo?
Una enorme ingenuità
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