di Manuele Nasca
Dopo il match di Verona, che ha lasciato un po’ di amaro in bocca, alcuni dei protagonisti hanno espresso attraverso i social belle parole nei confronti della squadra, con un concetto unificatore in quasi tutti i messaggi: “non mollare mai”.
Alberto Brignoli, custode della porta, ha specificato in un suo post, come in campo nessuno regala nulla e che bisogna dunque tenersi stretto questo punto, prezioso per certi versi, e di guardare subito alla prossima partita non banale, contro un Benevento assetato di vittoria. Come Brignoli anche Puscas e Haas hanno voluto hanno sui social espresso vicinanza alla squadra: “buon punto ieri, guardiamo avanti”, “non molliamo mai”, queste le parole dei due giocatori.
Enunciati come questi, spese da calciatori appena arrivati in rosanero, hanno un grande significato; tutto si potrebbe tradurre in un percorso di integrazione alla squadra perfettamente riuscito. I calciatori non dimostrano amore per la squadra soltanto in campo, con un atteggiamento mai rinunciatario e arrendevole, ma anche sui social al termine dei match.
Sintomo, tutto questo, di un cambiamento generazionale, non solo in campo, ma anche e sopratutto nella testa dei giocatori; l’empatia e la coesione sembrano adesso essere fattori principali, nonché quegli ingredienti che possono, (soltanto apparentemente) sembrare superflui ma che, al contrario, rappresentano la base del successo.
Manuele Nasca
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