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Uno sguardo alla giornata calcistica appena trascorsa, follia a Buenos Aires!

E’ andata in archivio la tredicesima giornata di serie A, in attesa dell’ultimo match che vedrà stasera il Torino far visita al Cagliari. Solita vittoria della Juventus, questa volta la vittima è la Spal, che esce sconfitta per 2-0 dallo Stadium grazie alle reti di Ronaldo e Mandzukic. Risponde l’Inter che batte il Frosinone con lo stesso risultato, mentre il Napoli impatta 0-0 a sorpresa al San Paolo contro un Chievo rinvigorito dalla cura Di Carlo. Continua a sorprendere il Parma che nel lunch match batte il Sassuolo per 2-1 e si porta al sesto posto a quota 20 punti, 1 in più della Roma, sconfitta questa volta ad Udine nel primo anticipo del sabato. Pareggio per 1-1 tra Lazio e Milan, con la squadra di Inzaghi che si conferma mai vincente negli scontri diretti. Nelle zone basse, preziosissimo successo in rimonta dell’Empoli sull’Atalanta per 3-2, alla seconda vittoria su due da quando Iachini siede sulla panchina dei toscani, che li proietta al quart’ultimo posto con 12 punti, uno in più del Bologna fermato in casa sullo 0-0 dalla Fiorentina e a pari merito con l’Udinese. In parità anche il derby della lanterna, con Piatek che su rigore risponde al vantaggio blucerchiato siglato da Quagliarella.

Un campionato che si conferma per l’ennesima volta, assoluto appannaggio della Juventus, con Napoli ed Inter che provano a limitare i danni, ma che zona champions e salvezza a parte ha veramente poco da dire. Figc e Lega dovranno fare qualcosa (ammesso che lo vogliano) per riequilibrare un campionato che susciterà sempre meno interesse, a cominciare dalla redistribuzione dei diritti televisivi, troppo sblianciati a favore della società di Andrea Agnelli.

Si sono giocati ieri, anche tre partite di serie B, col pareggio per 0-0 tra Spezia e Foggia, quello per 1-1 tra Pescara ed Ascoli e con la vittoria del sempre più sorprendente Lecce per 2-0 contro la Cremonese. Il Pescara subisce un’altra battura d’arresto ma si mantiene al secondo posto con 23 punti e anche se è meno brillante rispetto alle prime giornate, resta un avversario ostico per tutti ed in grado di puntare alle prime posizioni. Il Lecce invece, grazie a questa vittoria  si porta al terzo posto solitario con 23 punti e pare in grado di poter dare fastidio fino alla fine a chi si contenderà i primi due posti e i piazzamenti play off. Alle spalle del Lecce troviamo Cittadella, Salernitana e Benevento, tre squadre dal rendimento altalenante ma dalle ottime individualità, soprattutto i sanniti che ritrovano il successo col Perugia dopo una serie negativa e rinsaldano la panchina di Bucchi. Un gradino sotto, l’Hellas Verona a 19 punti. poi il Brescia a 18 che sabato è incappato nella prima sconfitta da quando ha Corini in panchina. A 17 punti. Perugia e Spezia, altre due squadre dalle buone individualità ma che non hanno una precisa fisionomia. Potranno sicuramente puntare ai Playoff insieme alla Cremonese, ferma a quota 15 e probabilmente al Venezia, a cui il nuovo corso targato Zenga sta portando benefici. Non riesce a risalire il Padova, che incappa in nuova sconfitta, questa volta tra le mura amiche per mano del Carpi di Castori. Completa il turno, il derby calabrese di questa sera tra Crotone e Cosenza, che appare incredibilmente come uno spareggio salvezza, visto gli uomini oggi allenati da Oddo erano dati alla vigilia del campionato tra i favoriti per la vittoria del campionato.

Al solito la serie cadetta si dimostra un campionato molto equilibrato, col Palermo a fare da battistrada e che sembra averne più di tutti, ma l’intoppo sembra essere sempre dietro l’angolo se non si scende in campo con la giusta attenzione e determinazione. La prossima partita di Venerdì contro il Benevento sarà un ulteriore test in tal senso oltre che una sfida affascinante.

Ma notizie al limite della tragedia, giungono da Buenos Aires, dove si sarebbe dovuta disputare la finale di ritorno della Coppa Libertadores, che invece è dovuta essere rinviata a data da destinarsi a causa di un grave agguato da parte dei sostenitori del River Plate nei confronti dei giocatori del Boca a bordo del pullman che stava per condurli allo stadio Monumental. Il bilancio parla di feriti negli scontri tra tifosi dei Millionarios e forze di polizia, ferite che hanno riportato anche alcuni giocatori xeneizes, come Pablo Perez e Gonzalo Lamardo, portati in ospedale, mentre Tevez, Gago, Almendra, Cardona, Wanchope, Abila e Benedetto sono rimasti intossicati a causa dei lacrimogeni e gas urticanti usati dalla polizia.

Forse ha ragione Diego Armando Maradona nel dire che il Presidente argentino Mauricio Macri è “il peggiore della storia del nostro paese” visto non si capisce come sia stato possibile che gli ultrà del River abbiano potuto tendere un agguato del genere al pullman del Boca nei pressi dello stadio, agendo praticamente indisturbati. senza che venissero prese adeguate misure di sicurezza per una partita che suscita sempre reazioni violente.

Il Boca Juniors ha annunciato di aver presentato un esposto di 15 pagine alla commissione disciplinare della la confederazione calcistica sudamericana, con la quale chiederà la vittoria a tavolino, quindi l’assegnazione della Libertadores, ma la confederazione sembra volere che il Super clasico si giochi e questo sarebbe stato anche il parere informale del presidente della Fifa Gianni Infantino, presente allo stadio per il match poi non giocato.

E’ davvero assurdo che ancora oggi si possano trasformare sfide tanto storiche ed eventi gioiosi,(quali dovrebbero essere partite di certo livello), in occasioni di scontri, agguati e violenza priva di senso. E’ pur vero che le due società hanno sempre rappresentato classi sociali opposte (quelle lavoratrici sostenitrici del Boca, quelle padronali per il River) ma lo stadio non è mai l’occasione per gli scontri di classe, ammesso che la loro ragione sia ancora quella sociale. Fifa e Confederazione sudamericana, farebbero bene a prendere atto dell’impossibilità dello svolgimento di questa partita (specie nella capitale argentina) ed assegnare la coppa al Boca. Questo non è più sport.