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Palermo-Benevento, Stellone insisterà col 4-4-2 d’assalto?

Prosegue la preparazione in casa Palermo. Gli uomini di Stellone si sono ritrovati al “Tenente Onorato” per una seduta di allenamento pomeridiana. Ancora fisioterapia per Struna, lo staff medico tenta di far assorbire al difensore sloveno l’dema al ginocchio sinistro, per scongiurare complicazioni che richiederebbero un’operazione. Anche Alastra si è sottoposto alle cure dei fisioterapisti. Il resto del gruppo ha invece svolto una normale seduta, con attivazione, lavoro tattico, partita in porzione ridotta ed esercitazione sui tiri. Stellone lavora su più soluzioni tattiche in vista della gara contro il Benevento, anche se il 4-4-2 sembra ancora la soluzione più probabile. Domani ci sarà una seduta di allenamento a porte chiuse.

É un Palermo che ribatte agli avversari colpo su colpo ed è difficile da battere. Tant’è che i rosanero in questa stagione hanno portato a casa ben 6 punti dopo essersi trovati in svantaggio, avendo agguantato tre volte il pari contro Cremonese, Venezia e Verona e riuscendo a ribaltare del tutto la situazione a Foggia. La squadra in alcune circostanze ha dimostrato anche di saper gestire il vantaggio, e di crederci sino all’ultimo, conquistando delle vittorie al fotofinish come contro Crotone, Cosenza e a Lecce.

Ma il 4-4-2 ultraoffensivo visto contro Pescara e Verona, non è molto equilibrato, visto che Trajkovski e Falletti non sono due ali e anche se hanno dimostrato abbastanza abnegzione nel rientrare ed aiutare i compagni, finiscono col perdere la necessaria lucidità in fase di possesso col passare dei minuti. Oltre al fatto che spostati in un settore che non è il loro, non garantiscono sempre adeguata copertura ed equilibrio alla squadra. E’ un modulo che potrebbe essere usato in partite casalinghe contro le ultime della classe, che verranno al Barbera a fare le barricate, ma contro squadre di medio-alto livello è un pò azzardato.

Si è visto a Verona, dove a centrocampo, Jajalo ed Haas si sono trovati spesso in inferiorità numerica. Stellone vuole sfruttare le qualità di tutti i suoi uomini più tecnici ma così facendo si espone inevitabilmente a qualche contropiede di troppo, soprattutto se gli avversari hanno uomini in grado di ripartire velocemente. Il Benevento è uno di questi, gioca con uno spregiudicato 4-3-3, con velocisti d’attacco come Improta, Roberto Insigne, Asencio e ha una punta molto pericolosa come Coda. Ma se l’attacco è il punto di forza, la difesa continua a prender gol con una regolarità che non si confà a una squadra con le ambizioni dei giallorossi. E dire che il reparto conta uomini d’alto spessore come Volta, Maggio, Di Chiara, Letizia, ma evidentemente Bucchi non ha saputo trovare l’equilibrio giusto, complice anche qualche infortunio di troppo. Proprio a Palermo potrebbe rientrare Cristian Maggio, fermo da settimane per un problema all’adduttore. Il capitano è tornato ad allenarsi parzialmente ed è quasi certa la convocazione per la sfida del “Barbera” anche se difficilmente potrà essere della partita.

Se Bucchi dovesse confermare il 4-3-3, Stellone farebbe bene a proporre il 3-5-2 coi tre difensori a fare buona guardia sul tridente sannita e non avere inferiorià numerica a centrocampo. Potrebbe essere proposto Falletti nel ruolo di mezzala nei 3 di centrocampo, con 2 ali ai lati come Aleesami e Rispoli e in attacco Nestorovski affiancato da uno tra Puscas, Trajkovski e Moreo. Una soluzione che garantirebbe equilibrio e non toglierebbe molto alla manovra d’attacco.

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