Giuseppe Papadopulo arrivò a Palermo nel gennaio del 2006 per sosituire Del Neri che non riusciva a far decollare la squadra nonostante un buon inizio. L’ex tecnico della Lazio portò concretezza ed equilibrio e si fece apprezzare anche per il suo carattere cordiale e disponibile. Papadopulo aveva firmato un contratto fino al termine della stagione. Con lui in panchina i rosanero riuscirono a raggiungere gli ottavi di finale di Coppa Uefa ma nonostante aver rinnovato il contratto durante l’anno, a fine stagione non venne incredibilmente confermato. Fu sostituito da Guidolin, che tornava in rosanero dopo due anni.
A Palermo Papadopulo ha lasciato un buon ricordo ma è stato anche giocatore del Livorno, ad inizio carriera. E’ stato intervistato da Pianetaserieb.it
Società – “Per quanto riguarda la cessione, ad essere onesto si è capito ben poco ed urge il bisogno di sentire qualcosa di concreto. Tuttavia, il punto fondamentale è che il Palermo possa continuare ad offrire buone prestazioni sul campo, e di ciò ne sta dando un’ampia dimostrazione. Penso che ciò che avvenga al di fuori del terreno di gioco possa interessare ben poco i calciatori”.
Squadra – “Delusioni cocenti come la retrocessione o la mancata promozione non lasciano immuni nessuno ed è ovvio che possa scatenarsi un contraccolpo psicologico negativo sulle diverse componenti, l’abilità di Stellone è stata quella di estrarre la parte migliore e più vera di questo gruppo di calciatori”.
Zamparini – “Ricordo con piacere quel periodo perché il Palermo ottenne dei grandi risultati. Zamparini è un’ottima persona. Sin da subito, con lui ho instaurato un ottimo rapporto, magari anche in virtù delle prestazioni convincenti sul campo. Quando vengo chiamato in causa per esprimere un parere sulla sua figura non posso che parlarne positivamente”.
Campionato – “Dal mio punto di vista, dopo il Palermo, il Lecce è la squadra più attrezzata per la promozione in Serie A, anche se inizialmente non era proprio così. Gli uomini di Liverani sono riusciti a prendere consapevolezza dei propri mezzi, estrapolando la propria forza anche dal campionato precedente in cui hanno svolto un ruolo di vertice.”.
Allenatori – “In Serie B ci sono tanti allenatori che conosco perché alcuni li ho avuti anche come allievi. Penso subito a Stellone, Liverani, Grosso e Oddo, anche se spero di non dimenticare nessuno. Proprio i nomi che ho citato sono quelli che, secondo il mio parere, avranno un futuro più roseo”.
Classifica – “Il primo posto spetta di diritto al Palermo, mi dispiace per le altre ma potranno giocarsi solo il secondo posto. Oltre a quelle citate, non trascurerei nemmeno il Pescara, non credevo che riuscisse a confermarsi. Tuttavia, gli abruzzesi sono usciti indenni da tanti campi difficili del campionato cadetto e hanno le qualità per poter lottare per il secondo o il terzo posto, insieme a Lecce e Cittadella. Parlando di quest’ultima, non sono del tutto convinto delle loro ambizioni, in quanto non credo che la società abbia la Serie A come obiettivo principale. ”.
Livorno – “Ad essere sincero no, non me lo aspettavo. Avevo tantissima fiducia in Lucarelli, un ex calciatore che poteva far fare un salto di qualità alla squadra, lavorando in un ambiente che lo ha sempre apprezzato per i suoi trascorsi sul campo. Purtroppo le difficoltà sono state molto grandi, a partire dalla società che ha peccato nell’organizzazione della squadra. Un caso emblematico è Diamanti, se un calciatore come lui deve essere il trascinatore di una squadra che lotta per salvarsi…evidentemente c’è qualcosa che non funziona. Livorno è una grande piazza che merita di più”.
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