Come da turnover annunciato, il Palermo scende in campo con una formazione inedita per la stagione, in porta Pomini e con la fascia da capitano dal 1° minuto Andrea Rispoli. Stellone schiera il 3-4-1-2 con Falletti dietro le due punte Puscas – Moreo.
Il Livorno pressa alto e per i primi minuti della gara il Palermo fatica ad uscire dalla propria area. Al 13’ Moreo, servito splendidamente da Falletti, insacca il gol dell’1 a 0. Dopo aver sbloccato la gara il Palermo gioca e si diverte, sembra una gara in discesa, ma al 25’ Diamanti scodella in area un pallone sul quale temporeggia un po’ troppo Raikovic che lascia il tempo a Raicevic di controllare il pallone e metterlo alle spalle dell’incolpevole Pomini.
Nel secondo tempo un Livorno molto compatto ed ordinato sulla linea difensiva imbriglia il Palermo poco lucido in avanti. A rendersi più pericolosa è infatti la squadra di Breda che al 63’ sfiora il gol del raddoppio con Diamanti, un tiro preciso dell’ex attaccante rosanero che Pomini manda in angolo.
Al 65’ esce Szyminski ed entra Trajkovski, ma è la squadra amaranto a tenere il pallino il gioco, il Palermo fatica ad organizzare una efficace manovra offensiva. Al 75’ Stellone manda in campo Murawski al posto di Haas, cambia poco nel tema tattico della partita, i Rosanero sono assolutamente in bambola e sembrano confusi. Al 79′ rischiano la capitolazione, si salvano grazie ad un grandissimo Pomini che protegge il risultato con ben tre interventi di seguito che gli fanno guadagnare di dirittto la palma di migliore in campo.
All’81’ su improvviso capovolgimento di fronte, clamoroso salvataggio del portiere livornese Mazzoni che para incredibilmente un colpo di testa di Moreo che aveva ricevuto palla in area da Rispoli dopo un contropiede veloce del Palermo. All’85 l’ottimo Moreo lascia il posto ad Embalo, ma il Livorno non demorde, la squadra di Stellone si sveglia dal torpore e le azioni pericolose cominciano a susseguirsi da una parte e dall’altra con il risultato che rimane sempre in bilico. Si combatte con il coltello fra i denti, entrambe le squadre vogliono i tre punti ed il finale di gara è davvero al cardiopalma. Finisce però 1 a 1 fra due squadre fino alla fine hanno provato a vincere a tutti i costi una gara apertissima e caratterizzata da numerosi sviste arbitrali che hanno penalizzato tutte e due le compagini.
E’ un pareggio, tutto sommato, da prendere con positività, perché comunque muove la classifica e perché il Livorno visto oggi non è assolutamente un organico da ultimo in classifica. I cambi di Stellone questa volta non hanno sortito l’effetto sperato, diversi gli errori individuali e nell’economia del gioco sono pesate le prestazioni al di sotto degli standard abituali di Raikovic, Puscas ed Haas. La reazione del Palermo sul finale della gara è apparsa troppo tardiva. Oltre all’ottimo Pomini, che si fa trovare sempre pronto, una menzione a parte merita Stefano Moreo che partita dopo partita si conferma giocatore fondamentale per la squadra rosanero, oltre a muoversi a tutto campo, si sacrifica moltissimo per i compagni ed è prezioso in attacco e sorprendentemente anche in difesa.
Contrariamente alle aspettative della vigilia, anche per Palermo-Livorno si è registrato l’ennesimo forfait da parte dei tifosi rosanero, solo 5.734 gli spettatori, una gara che in altri tempi con il supporto ed il calore della gente si sarebbe potuta chiudere in maniera diversa. La desertifcazione del Barberao penalizza i giocatori rosanero, costretti a giocare in casa in un ambiente sicuramente non ostile, ma che presenta una cornice di stadio davvero triste e desolante.
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