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Ci si chiede, spesso, come mai a Palermo non c’è un vero e proprio inno ufficiale da cantare ad inizio di ogni gara. In questo momento la mancanza di un inno non è certamente il problema principale della società, eppure nel passato, anche nei periodi in cui tutto andava bene, o quasi, non si è mai riusciti ad averne uno. Tanti sono stati i cantautori che negli anni ci hanno provato, fra questi anche l’artista palermitano Rino Martinez, autore del celeberrimo “Blues Rosanero”:
“Ho scritto Blues Rosanero nel 1988 – ha raccontato ai nostri microfoni Rino Martinez – Rimane la chicca che racchiude tutta la storia della mia passione per il Palermo. Partì da un fatto drammatico, dalla radiazione del Palermo del 1986. Ricordo che mi chiamò il giornalista Salvatore Geraci, insieme andammo al ritiro di Alcamo Marina e coinvolgemmo in questo progetto tutti i giocatori di allora, molti giornalisti e anche tanti tifosi in sala registrazione. Questo inno nacque con l’entusiasmo di tutti, non era soltanto di Rino che cantava. Sono passati 30 anni, allora l’amore per il Palermo era viscerale, nasceva dai quartieri popolari della città, la gente andava allo stadio perché sentiva il bisogno di stare vicino alla squadra. Oggi tutto questo manca, quelli che stanno tentando di resuscitare, in qualche modo, questo meraviglioso sentimento sono i tifosi della Curva Nord 12.”
Dopo i tanti successi musicali ottenuti, Rino Martinez ha cominciato a dedicarsi al volontariato ed all’impegno sociale, portando sempre con sè i colori rosanero:
“Seguo costantemente il Palermo – conferma – anche all’interno della foresta equatoriale. Realizzo con i Pigmei ed i Bantu dei tornei dove le magliette e le bandiere del Palermo sono sempre i protagonisti principali. E’ il mio cuore rosanero che arriva ovunque. Ho visto l’ultima partita contro il Livorno, credo che anche se Stellone ha ridato smalto, entusiasmo e nuove motivazioni alla squadra, la squadra ha risentito parecchio di questo cambio societario. Stranamente questa partita, che sulla carta doveva essere una passeggiata, per tutta una serie di circostanze è stata invece più complicata del previsto e si è persa un’occasione. Ma sono sicuro ci rifaremo. Non riesco a comprendere perché lo stadio è ancora vuoto, avevo sentito che una volta ceduta la Società sarebbe tornato a riempirsi. Così non è stato e mi dispiace molto. Credo che siano cambiate tante dinamiche all’interno della città, forse la gente ha bisogno di più per sostenere la sua squadra. Noi, vecchi tifosi, riempievamo lo stadio tutte le settimane, era sempre pienissimo, ricordo che il pubblico era considerato il 12° uomo in campo.”
Fondatore dell’Associazione Missionaria Interculturale “Ali per volare”, della “Giornata Mondiale Contro lo Sfruttamento Minorile” e messaggero di pace Unicef, Rino Martinez ha voluto lanciare un messaggio di pace e di amore a tutti i tifosi rosanero:
“Essere un uomo di pace e dirlo a parole è ben poca cosa – ha concluso – farlo nei fatti è più difficile. Io entro nelle zone di guerra, nei posti dove ci sono le patologie più gravi al mondo, come l’ebola e la lebbra, per svolgere intense attività sanitarie. Chiunque può aiutarci, se vuole. Quest’anno abbiamo un calendario di solidarietà che tutti i tifosi possono acquistare sul nostro sito “Ali per Volare” (http://www.alixvolare.it/) – il costo è di soli 3 euro – per aiutarci ad acquistare le medicine e quanto è necessario per contribuire a salvare molte vite umane nella loro terra, dove portiamo fra l’altro anche i nostri colori rosanero.“
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