Sono molti i nodi da sciogliere in casa Palermo. Innanzitutto sono da sbrogliare le matasse relative alla composizione del nuovo CdA ed all’aumento di capitale da parte dei nuovi azionisti, quest’ultimo necessario per dare ossigeno alle casse societarie, ma di cui non si hanno ancora notizie. Si registra un primo passo riguardo l’avvio delle pratiche alla Camera di commercio per la comunicazione del passaggio delle quote e del nuovo consiglio di amministrazione, Ma non c’è ancora nulla di definito nè su questo, nè sulla questione Alyssa-Mepal.
Il tutto mentre i dubbi permangono ed i giorni a disposizione per consegnare la documentazione sulla composizione della nuova società società alla Lega calcio di Serie B, (30 a decorrere dall’assemblea dei soci del 31 dicembre) non restano molti.
A fronte di tutto ciò, ci sarebbe una finestra invernale di mercato a cui pensare e che per ovvi motivi sta passando in sordina. Nonostante il primato lasci pensare che non serva intervenire e Foschi abbia più volte ribadito che la squadra va bene così, che il gruppo è fantastico e non va toccato, e gli si potrebbe anche dar ragione visti i risultati, (con un buon distacco dalle inseguitrice che però non è incolmabile) la rosa ha palesato delle lacune.
Parliamo ad esempio del centrocampista di qualità che manca e non certo da questa stagione. Si è parlato spesso della mancanza di qualità nel gioco espresso dalla squadra rosanero, su cui influisce molto per l’appunto, la mancanza di un centrocampista con certe caratteristiche. Se si escludono Jajalo e Chochev, la qualità della mediana rosanero è davvero scadente (a cui si sopperisce con quantità e dinamismo) e l’assenza di un regista di ruolo, si nota eccome. Tant’è che Stellone ha provato ad ovviare a questa mancanza, arretrando Falletti e Trajkovski sulle fasce a centrocampo, proprio per dare al reparto la qualità mancante, ma i risultati sono stati alterni.
In difesa è andato via Struna e andrebbe sostituito con un centrale all’altezza. La rosa permette altre soluzioni, coi vari Pirrello e Szyminski, ma l’addio del difensore sloveno potrebbe farsi sentire (soprattutto se uno tra Rajkovic e Bellusci non dovesse essere al meglio dal punto di vista fisico in alcuni tratti della seconda parte di stagione). Sulle fasce, almeno numeriamente la rosa è al completo, ma andranno valutate le offerte e la volontà dei vari Rispoli ed Aleesami di restare in Sicilia e nel caso dovessero partire, dovranno essere rimpiazzati in modo adeguato.
L’attacco finora ha poggiato totalmente sulle spalle di Moreo e Nestorovski, mentre Puscas al di là delle 3 reti messe a segno (tutte nella stessa fase della stagione) ha dimostrato di non essere affidabile. Sarebbe auspicabile anche un intervento in questo settore, ma il mercato in entrata non vedrà operazioni (a meno che non si presentassero occasioni imperdibili).
Operazioni che invece ci saranno per quanto riguarda le uscite, e vedranno protagonisti Accardi e Ingegneri, che il ds rosanero vuole piazzare in C. Potrebbe avere le valigie in mano anche Lo Faso, ma i problemi fisici continuano ad attanagliarlo, per cui non è facile trovare una soluzione.
Ad ogni modo, nonostante le pretendenti alla promozione diretta stiano cercando di rinforzarsi, (Lecce e Brescia su tutte) alla squadra di Stellone potrebbe bastare mantenere l’attuale organico per fare il salto di categoria. Ma se venissero puntellati i 3 ruoli citati, senza stravolgimenti naturalmente vista la compattezza mostrata dal gruppo) l’approdo nella massima serie potrebbe essere davvero prossimo. Del resto, la serie A garantisce una cascata di milioni e gli acquisti fatti ora (anche in funzione di un rafforzamento che dovrà essere massiccio in caso di promozione) potranno essere pagati in estate, senza dover riccorere quindi alle risorse messe a disposizione dalla nuova proprietà (sempre che vi saranno).
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