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Arrivato lo scorso agosto, in prestito secco dal Bologna, Cesar Falletti, già dalla sua prima conferenza stampa di presentazione, aveva voluto precisare come il Palermo rappresentasse per lui una grande opportunità e che il suo l’ obiettivo era quello di centrare la promozione in serie A per poi rimanere in maglia rosanero. Un’idea che, alla vigilia della ripresa del campionato, è più forte che mai e che il centrocampista uruguaiano ha ribadito durante un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport:
“Siamo primi a +5 di distacco dalle inseguitrici, è bellissimo – ha detto Falletti – Ma manca un cammino difficile per andare dove meritiamo, non diciamo dove per scaramanzia. Immaginavo di chiudere il girone d’andata al 1° posto, all’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà, ma partita dopo partita abbiamo dimostrato che siamo forti e ne siamo consapevoli”.
Indicato come sostituto di Igor Coronado, in questo primo scorcio della stagione Falletti ha messo in mostra altre caratteristiche tecniche che lo differenziano dal giocatore brasiliano:
“Lui è più fantasista – ha confermato – io sono uno che corre molto e mi adatto dove vuole il tecnico. Coronado è un grande, spero di fare bene come ha fatto lui l’anno scorso. Posso fare il trequartista, la mezzala, pure il terzino. Mi vedo meglio sulla trequarti, vicino agli attaccanti perché è dove penso di poter fare le differenza. Stellone mi chiede anche di fare la mezzala o l’esterno, per me va bene perché so di potere dare il meglio in qualunque ruolo. Anch’io prima ritenevo che il trequartista dovesse agire avanti e basta. Poi quando sono arrivato in Italia ho capito che se non corri fai fatica a giocare e sono cambiato. Sono stati formativi gli anni alla Ternana, giocavamo con più moduli e sono migliorato tatticamente con Breda, mi ha fatto sentire importante ed ho imparato ruoli diversi. Il gol per me non è un problema, abbiamo attaccanti forti, preferisco fare assist, come quello per Moreo col Livorno, che metto al 1° posto, ed il gol contro il Cittadella perché è stato pesantissimo, ma non vedo l’ora di segnare anche al Barbera”.
Che il gruppo del Palermo sia unito si evince dal modo in cui i giocatori si trovano in campo ed è proprio Falletti con la sua verve a tenere alto il morale dei compagni:
“È vero – ha confessato – mi piace scherzare con tutti, all’inizio non avevo molta confidenza, però adesso c’è tanta complicità e si ride. Amo fare il buffone, specie se qualcuno è giù di morale, anche così ho affinato l’intesa con Trajkovski, insieme ci valorizziamo a vicenda. Per me è il giocatore più forte che abbiamo in rosa, ha qualità, ha tiro e si sacrifica molto. Mi trovo bene con lui perché ci piace giocare la palla, ma questo dipende molto dall’equilibrio della squadra.”
Fondamentale nella vita del giocatore è stata la guida della madre, recentemente scomparsa, che ha indirizzato il figlio a diventare un calciatore:
“Non so cosa avrei potuto fare nella vita: se non era per mia madre Elba che, da ex calciatrice, mi ha instradato a questo mondo. Lei se n’è andata da poco, ma quando gioco la sento ancora che mi trascina. E’ lì con me. Non mi piaceva studiare, mi sarei dovuto arrangiare per strada, ci sarebbe stato il rischio di diventare un delinquente. Meglio non pensarci.”
Lo scorso anno dopo un girone da capolista il Palermo bruciò incredibilmente la promozione, una dura lezione che dovrà servire da viatico in questo girone di ritorno:
“Forse dobbiamo diventare più cinici nel chiudere le partite – ha affermato Falletti – anche se a me piace molto come giochiamo. Sappiamo cosa è successo la scorsa stagione. Abbiamo fame, come se fossimo ultimi in classifica.”
Dopo la promozione si deciderà del futuro calcistico di Falletti che non nasconde la sua voglia di rimanere nel Palermo:
“Dopo la chiamata del Bologna pensavo di poter dimostrare di essere di categoria superiore, l’infortunio al ginocchio mi ha tolto fiducia, ogni volta che rientravo mi facevo male. Ecco perché voglio fare un gran campionato con il Palermo e sperare di centrare l’obiettivo. Sono del Bologna, voglio andare dove meritiamo e poi, lo ammetto, mi piacerebbe restare a Palermo, qui mi sento rinato, ho ritrovato la fiducia in me stesso. Mi è stata data una possibilità importante e io voglio ripagare questa stima. Intanto si ricomincia con la Salernitana, noi vogliamo continuare a vincere, abbiamo tutto per farlo, sperando che ora i tifosi vengano numerosi allo stadio per dimostrare che la nostra forza è anche nella nostra gente.”
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