“Eravamo quattro amici al bar”, inizia così una famosissima canzone di Gino Paoli, ma la storia che vogliamo raccontare non è quella descritta dal cantautore genovese, bensì quella di quattro inseparabili amici palermitani – Gianfranco Borsellino, Ivan Trigona, Claudio Cardillo Liotti e Samuele Baio – che uniti dalla comune passione per i colori rosanero decidono di fondare un gruppo Facebook e di realizzare insieme una trasmissione radiofonica fatta dai tifosi che parlano con i tifosi:.
Come vi siete ritrovati e come nasce l’idea di condurre un programma che interagisce direttamente con i tifosi rosanero anche attraverso i canali social?
Gianfranco: “Ci siamo conosciuti su un altro gruppo web in cui, però, non ci identificavamo per clima e valori espressi. Ci siamo ‘staccati’ ed abbiamo deciso di aprire nell’agosto del 2017 ‘Palermo in Rosa&Nero’, un’esperienza che ci ha legato così tanto al punto di farci decidere, lo scorso autunno, di crescere ancora di più cercando la maniera di differenziarci per dare maggiore sfogo alla nostra passione per il Palermo e per la comunicazione. Abbiamo così pensato ad un programma radiofonico fatto da tifosi che potesse dare voce ai tifosi. Io ero l’unico del gruppo ad aver avuto esperienze in radio, con una passione rimasta intatta negli anni. Siamo partiti con l’idea di cercare una radio che credesse nel nostro progetto ed abbiamo avuto la fortuna di incontrare Aldo e Gilberto Naselli che da subito hanno avuto fiducia in noi, concedendoci questo spazio del lunedì sera che per noi è una gioia immensa“.
Non solo tifosi, ma anche ospiti eccellenti durante le vostre dirette.
Ivan: “La mia passione per il giornalismo sportivo mi ha spinto a cercare di differenziare la trasmissione associando alla voglia del tifoso di dire la propria anche il desiderio di sapere cosa fanno oggi i beniamini rosanero di un tempo e come sia svolto per davvero un particolare episodio, di cui magari a caldo i calciatori a suo tempo non potevano dire tutta la verità. Mi piace dare e ricevere emozioni e spesso riusciamo in questo. Per un conduttore non giornalista è stato ed è molto difficile riuscire a trovare i contatti partendo da zero, senza agganci, cercare il personaggio e riuscire ad apparire credibile ai suoi occhi, ma grazie a Dio fino ad oggi sono riuscito a coinvolgere quasi tutti quelli che ho cercato parlando loro semplicemente con il cuore. L’intervista che mi ha reso più orgoglioso è quella realizzata lunedì scorso con Amauri da Miami: da solo, senza l’aiuto di nessun addetto ai lavori”.
Venerdì ricomincia il campionato con il Palermo saldamente in testa alla classifica. Quale sarà secondo voi il cammino rosanero in questo girone di ritorno, in particolare a cosa deve stare attento?
Claudio: “Credo che il Palermo deve temere solo se stesso e il clima societario che, purtroppo, si sta venendo a creare in questi ultimi giorni e dal quale i giocatori sono stati fin qui schermati in modo esemplare da Stellone e dal direttore sportivo Foschi. Se il mister riuscirà a continuare a lavorare nella testa della sua squadra, penso che non dovremmo avere troppi problemi a portare a compimento il salto di categoria, anche perché non mi sembra che le dirette avversarie, ad oggi, stiano compiendo chissà quali acquisti per rinforzarsi“.
Fino ad ora il Palermo ha giocato in un Barbera quasi deserto, secondo voi un ritorno di entusiasmo e uno stadio pieno potrebbe fare la differenza ed essere un valore aggiunto per i giocatori rosanero?
Samuele: “Inutile nascondersi dietro a un dito: il Barbera pieno vale da solo parecchi punti in più. Noi in trasmissione cerchiamo di responsabilizzare il più possibile i tifosi invitandoli a tornare allo stadio e chiediamo sempre ai nostri ospiti in studio o al telefono di esprimere il proprio appello per richiamare la gente a supportare la squadra. Una squadra che sta onorano il campionato e che, a parere nostro, non merita l’indifferenza che sta subendo“.
Gianfranco, Ivan. Claudio e Samuele: voi siete tifosi di lungo corso, come state vivendo questo avvicendamento societario?
“Con sentimenti molto contrastanti. Siamo speranzosi ma anche un po’ timorosi perché questo passaggio, in effetti, si sta rivelando alquanto farraginoso e problematico. Ma noi speriamo che sia tutto frutto di un iter normale e che a breve possa tornare a schiarirsi l’orizzonte riservando al nostro Palermo un futuro migliore“.
Cosa augurate dunque al Palermo e ai suo tifosi?
“Da amanti dei nostri colori non possiamo che augurare al Palermo non solo di tornare ai fasti del primo Zamparini ma, se possibile, perfino di migliorarli. Palermo è un bacino incredibile a livello mondiale e non possiamo più subire umiliazioni e delusioni. Dobbiamo tornare a volare insieme alla nostra aquila… Tutti… Squadra e tifosi“.
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