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Storia di un match diverso: il cuore gialloverde a Ragusa

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Ricominciamo da dove abbiamo lasciato. Riparte il nostro spazio dedicato all’Enna calcio e alla passione della sua gente. Per chi ancora non ne fosse a conoscenza, 2 fattori legano profondamente il calcio dell’entroterra siciliano con la squadra di Viale del Fante: da circa un mese l’amministratore delegato dell’Enna Fabio Montesano, si è insediato all’interno della società rosanero, essendo stato nominato nel collegio sindacale del Palermo, un grande traguardo di cui abbiamo già parlato e, come se non bastasse, l’attuale tecnico gialloverde Nicola Cosimano ha avuto un passato da calciatore del Palermo nella stagione 93-94. In qualche modo una magia, tiene in simbiosi le due compagini e per questo motivo vogliamo raccontarvi ancora una volta la favola gialloverde. “io sono pazzo di te, innamorato di te e mai ti lascerò” gridano gli ultras ennesi in trasferta a Ragusa, in un match che sa tanto di scontro diretto per la promozione, anche se la strada è ancora lunga. Chi ha vinto la partita? Il Ragusa, per 2-1, dopo che i ragazzi di Nicola Cosimano avevano agguantato il pareggio su un calcio d’angolo battuto alla perfezione da Salvatore Mannino. Il Ragusa non ha dato nemmeno il tempo ai tifosi ennesi di gustare questo straordinario risultato; direttamente da calcio piazzato gli azzurri sono passati di nuovo avanti e questa volta, in maniera definitiva.

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Poco importa, lo spirito non cambia e non cambierà mai; oggi, 19 gennaio 2019, il settore ospiti era pieno, 200 innamorati al seguito della squadra; il racconto di un match ‘diverso’, come abbiamo voluto specificare in alto, perché stiamo pur sempre parlando di un campionato di promozione, ma non è questo dettaglio a rendere questa partita diversa, bensì un’altro: è diversa perché i tifosi ennesi l’hanno resa tale, perché riempire il settore ospiti e cantare dal primo minuto fino all’ultimo, è meravigliosamente unico, diverso appunto, aldilà del risultato. Ancora una volta la redazione si è divertita, si è emozionata; e qual’è l’unico scopo del calcio se non emozionare?

Un palcoscenico straordinario, un’emozione grandissima, partorita da un ventre così piccolo, quale è quello rappresentato da un campionato di promozione; signori anche questo è il calcio. Una partita persa sul campo e vinta nei valori, all’insegna dello sport che ci piace, una partita che ha regalato tanto e che, nonostante tutto, mantiene accesa la speranza.

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