Il ritorno di Ponte. Nessuna confusione, è tutto normale

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[avatar user=”Carlo Cangemi” align=”left” /]

Immagino che questa mattina la gente di Palermo, sfogliando i giornali o navigando sul web, sia quasi impazzita leggendo della presenza di Ponte a Palermo e del suo progetto di acquisizione della società.
Ma come, non hanno comprato gli inglesi? Si saranno chiesti i palermitani. Si, hanno comprato loro, Sport Capital Group, Richardson & company. Questo è ufficiale e non va messo in discussione, lo dicono le carte.
Ma anche le parole o le intenzioni di Ponte non devono creare allarmi o gettare ombre sulla cessione. La cessione è ufficialmente avvenuta lo dice pure la camera di commercio.
E l’eventuale proposta di Ponte è una strada percorribile. Nessuna confusione. Spieghiamo meglio. La Sport Capital Group ha comprato ma ne Richardson, ne Facile nè Treacy hanno messo i soldi di tasca loro per comprare il Palermo. Loro rappresentano una società che dovrà cercare investitori magari anche attraverso complicatissimi intrecci finanziari sì, ma quello è il loro compito.
Anche lo stesso Fonte non ha da solo la forza economica per comprare il Palermo e lui stesso si pone come figura di riferimento capace di trovare nuovi investitori interessati alla causa rosanero.
Ecco perché è tutto regolare. Gli inglesi cercano investitori e Ponte gli dice: Ok li posso trovare anche io, parliamone.
Anche Follieri, qualche settimana fa, sembra avesse fatto una proposta simile agli inglesi soltanto che l’imprenditore pugliese diceva di voler mettere soldi propri per acquisire quote importanti della società, forse anche la maggioranza.
La situazione è in continuo divenire, si cercano finanziatori e per il bene del Palermo ci auguriamo che arrivino presto.
Intanto domani aspettiamo una sentenza importante della Cassazione. Importante non solo per Zamparini ma anche, a cascata, per il club rosanero. Molte cose potrebbero cambiare, speriamo nel bene.
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