Centrocampo debole: la cabina di regia perde contatto

Macchinoso e compassato. Eccovi presentato il centrocampo rosanero nelle ultime 2-3 giornate di campionato; basterebbero davvero questi due aggettivi per dare un nome e un cognome al reparto. Una macchina che, nelle ultime giornate, non funziona più, e per quanto sia ancora lungo il campionato, con la possibilità ovviamente di una netta ripresa, per adesso, attenendoci a questo  disastroso mese di Gennaio, possiamo affermarlo: il centrocampo dei rosanero ha ancora qualche panettone in circolo. Inizio, svolgimento e conclusione; step decisivi di una qualsiasi narrazione. Ecco il Palermo in questo momento è orfano dello svolgimento, una narrazione a metà, una storia senza idee. Idee, proprio quelle che dovrebbe dare Mato Jajalo, che in questo periodo ha messo da parte la fantasia e la geometria sembra essere una materia sconosciuta. Chi cuce il gioco in questo Palermo? Nessuno probabilmente; una cabina di regia, i cui ‘lavoratori’ sembrano essersi presi una vacanza ancora non terminata. Nell’ultima trasferta di Cremona non abbiamo visto calcio, non abbiamo assistito ad un’azione ben fatta, ben costruita; una trama povera, una manovra mai iniziata, proprio come una settimana fa al Renzo Barbera; la sfera non viaggia; rimane impantanata nella confusione generale. Questa si, che va a mille all’ora, purtroppo. Se anche colui che sembrava essere un punto di forza per questa serie B, come Mato Jajalo, pare aver perso lucidità, allora la strada è molto lunga e tortuosa. Come i rosanero devono trovare la strada giusta per il paradiso? Un quesito al quale un mese fa avremmo risposto con il sorriso e senza alcuna difficoltà, e che invece oggi, sembra essere un mistero senza via d’uscita. Pensiamo che il problema sia mentale, prima ancora che fisico, pensiamo che la voglia sembra stia mancando, in maniera purtroppo decisiva. Una storia senza lo svolgimento è come un viaggio senza il mezzo per raggiungere la meta, quel viaggio che gli uomini rosanero sembra stiano conducendo a piedi, e con molta, moltissima fatica.
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