Nato a Napoli, nel rione Sanità, il 20 aprile 1974, dal 2004 lavora a Il Sole 24 Ore. Si occupa di giustizia, lavoro, fisco. Ma – come scrive lui stesso – la sua vera passione è lo sport.
Dal 2007 il giornalista napoletano Marco Bellinazzo si occupa di economia sportiva e, in particolare, dei “business” che ruotano intorno al mondo del calcio. In merito all’articolo scritto ieri per il Sole 24 ore” Acquirenti senza solidità finanziaria, Palermo già formalmente fuori dal prossimo campionato – (Il Sole24 ore)”
Abbiamo voluto contattare l’esperto Marco Bellinazzo per approfondire quanto da lui scritto ieri mattina:
Dott. Bellinazzo, in merito al suo articolo ”allarmante” ieri, rispetto alla solidità finanziaria lei crede che siano scaduti i termini?
Penso la norma che ho citato è chiara nel dettare i tempi e la lega di Serie B l’ha confermato. I termini sono scaduti. Poi possiamo inventarci altro. Detto questo, c’è la possibilità che la FIGC possa introdurre delle modifiche alla norma consentendo dal punto di vista formale la documentazione che è mancata. Si tratta di una modifica alle norme. Questo per quanto riguarda l’aspetto giuridico.
Servono soldi cash o bastano obbligazioni, come risulta dall’aumento di capitale?
La norma sulla solidità finanziaria implica che si siano tutta una serie di garanzie che vengano da un istituto bancario di primaria importanza quantomeno nazionale, se non internazionale addirittura. Garanzie sul fatto che chi acquista abbia i soldi, la capacità finanziaria per sostenere il progetto di chi deve andare a investire. A quel punto o ci sono obbligazioni, o soldi cash spetta in primo luogo alla banca che da questa certificazione valutare se quella corrisponde ad un elemento di solidità finanziaria. In secondo luogo la lega deve ritenere o meno accettabile quel tipo di garanzie. Quindi diciamo, sta alla valutazione degli enti preposti, capire che tipo di garanzie vengono prestate e se sono accettate.
Se dovesse arrivare un imprenditore con ”soldi veri” in questi giorni, si potrebbe salvare tutto?
Beh, finora abbiamo parlato del problema giuridico. Sul quale non aspetto interpretazioni diverse (sorride, ndr). Una cosa è quel che si fa, un’altra cosa è ragionare in termini di diritto. Se non fissiamo dei termini perentori, allora ci stiamo prendendo in giro tutti quanti. Da questo punto di vista il problema è capire se questa ”sedicente” proprietà Inglese, aldilà del fatto che già si presenta con una rete societaria complessa (Se io fossi presidente della Lega B non accetterei, vorrei più chiarezza) se arrivasse un altro proprietario, sarebbe interesse di tutti salvare la situazione.
Analogie con le vicende di Parma e Bari?
Ad oggi mi sembra di si. Che mi risulti nel mondo degli affari, quando subentra un acquirente solido non sorgono tutti questi problemi. Quando cominciano a sorgere problematiche, che mi sembrano essere sorti anche dalla stampa locale per tempo, evidentemente ci sono delle problematiche. Io faccio sempre gli esempi di Inter e Milan. Abbiamo visto come è andata a finire. Se dovessi dare il beneficio del dubbio a questa società, c’è un appuntamento il 16 Febbraio che è molto importante. Vedremo.
Sui comunicati apparsi ieri
Mi sembra che i comunicati di ieri chiariscano ben poco. Come mio scritto io serve una documentazione scritta entro i tempi, sta poi alla lega accettare le successive proroghe, la norma al momento è fin troppo chiara. Conoscendo il motivo per cui fu emanata, è normale che sia così categorica proprio per evitare altri casi Parma. Con questo voglio dire che serve a tutela del Palermo, squadra e città. I tifosi non meritano questo caos.
Altre News
Il caffè della domenica: Rosa o nero?
Di Francesco: “Dobbiamo essere cinici. Bari? Cerchiamo il risultato”
Dionisi: “Dobbiamo partire dalla prestazione. Giusto che i tifosi pretendano”