Caos da paura. Palermo rivive i vecchi incubi della radiazione – (GazzaSport)

Ripartito dalla C2 nel 1987 ha già vissuto periodi difficili,fino all’era Sensi-Zamparini
Già 4 presidenti in 2 anni: De Angeli, Giammarva, Baccaglini, infine Richardson

Questo il titolo della Gazzetta dello Sport , oggi in edicola

Nel suo articolo Giovanni Di Marco ricostruisce la storia del Palermo dalla radiazione fino ai giorni nostri. Lo fa ripercorrendo i presidenti che in questi anni si sono succeduti alla guida della società rosanero

“Lo spettro della radiazione aleggia sul Palermo. I tentativi di salvare il salvabile messi in atto in queste ore hanno tutta la parvenza di mosse disperate. .. Anche allora il sindaco era Leoluca Orlando e non riuscì ad evitare il peggio, ma il primo cittadino fu tra i promotori della rinascita, assieme ad altri politici e istituzioni locali. Un ruolo fondamentale lo ebbe Salvino Lagumina, numero uno di Sicindustria, e primo presidente della società rinata in C2 .. Da Lagumina, nell’89, il testimone passerà ad una coppia di imprenditori locali: Giovanni Ferrara e Liborio Polizzi, presidente il primo, amministratore delegato il secondo.. Ferrara trattò a lungo con Flavio Briatore, spalleggiato – si disse all’epoca – da Juventus e Milan, prima di cedere il Palermo a Franco Sensi, patron della Roma…: la Serie B promessa arrivò al primo colpo, sebbene al termine di un’annata complicata. Ma anche la famiglia Sensi sarebbe entrata in crisi da lì a poco e nel luglio del 2002 entra irrompe Zamparini: «Ho ceduto il Palermo all’uomo che lo riporterà in A», .. Mai il Palermo aveva toccato i picchi raggiunti con Zamparini. … Fino al 2011 l’imprenditore friulano è stato senza dubbio il presidente migliore (lo dicono i numeri) della centenaria storia rosanero. Poi il lento declino e lo spettro di un altro fallimento: negli ultimi mesi le difficoltà economiche del Palermo sono esplose. I 4 presidenti che si sono alternati negli ultimi 24 mesi danno l’esatta misura dell’instabilità del club .. Tutto per reperire denaro ed evitare un altro crack, impresa che ad oggi appare complicatissima.”.
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