Magari I dilemmi fossero tutti così. Abbiamo bisogno di raccontare queste cose, in un periodo di così tanta ‘suspance’, nella quale il futuro rosanero, sembra essere più incerto che mai. Dato che si avvicina la sfida più importante, anche se non decisiva della stagione, non possiamo che ritornare a parlare di calcio giocato, anche perché il rettangolo verde e i ragazzi di mister Stellone, rappresentano l’unica certezza. Certezza o quasi, ormai, è Moreo, che sembra essere l’indiziato numero uno per una maglia da titolare, in un attacco che potrebbe essere composto da 2 pedine questa volta, in uno scacchiere tattico che potrebbe rappresentare delle novità. Dando per scontato che il gigante possa partire da titolare, non resta che ipotizzare il suo collega di reparto: Nestorovski o Puscas? Il macedone è infortunato dallo scorso 15 dicembre, Puscas, invece, dopo enormi critiche per le sue prestazioni insufficienti, sembra stia tornando e lo conferma la doppietta nella delicata, ma trionfante trasferta di Perugia. Basandoci analiticamente su mere ipotesi, reputiamo che ad affiancare Stefano Moreo potrebbe proprio essere il Rumeno, data la sua brillante forma fisica e il suo piede, che sembra essere particolarmente ansioso di gonfiare la rete ancora una volta; potremmo così assistere ad un ‘coktail’ a base di fisicità e dinamismo. Forse ci sarà spazio per il capitano in corso d’opera, per riprendere un po’ di confidenza col terreno di gioco, da troppo tempo osservato dall’alto. Riguardo al modulo siamo per un 4-3-1-2 o per un 3-4-1-2; d’altra parte la difesa a 3 non dovrebbe essere un rebus, visto che Salvi può adattarsi molto bene nel ruolo di centrale, come dimostrato a Perugia. Il ‘giocoliere’ ad ispirare le due punte potrebbe essere Falletti, ma occhio a trajkovski che scalpita, e difficilmente il tecnico se ne priverà. Tanta dunque, è la curiosità sopratutto per quanto concerne il reparto offensivo, premettendo che per caratteristiche diverse , entrambe le coppie sopra citate potrebbero dal punto di vista tecnico essere funzionali, anche se, come detto, fisicamente vediamo favorito George Puscas. I moduli sono importanti, ma quello che conta sarà l’atteggiamento in campo e ancor di più quello sugli spalti, perché insieme, uniti e compatti, si può uscire da questa ‘foschia’.
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