Mirri, Preziosi, Miccichè così può nascere il nuovo Palermo
Dopo 20 anni un’impresa cittadina rimette soldi nella società di calcio. Ma il piano è più ampio.
Foschi riesce nell’impresa: stipendi pagati e penalizzazione evitata in fase avviata la trattativa per la cessione della società in un mese
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola
Nel suo articolo Massimo Norrito ci svela i passaggi che hanno portato al coinvolgimento della famiglia Mirri che con il denaro versato nelle casse rosanero hanno consentito il pagamento di stipendi a tecnici e giocatori.
Con questa azione i Mirri sono diventati molto centrali nel progetto del nuovo Palermo ed hanno una prelazione per acquistare il club al 100% fino al 15 marzo giorno in cui tutte le azioni dovrebbero passare da Foschi e De Angeli nelle mani di un nuovo acquirente.
Anche in quel caso i Mirri hanno una opzione per tenere il 28% delle azioni societarie. Norrito ci spiega come si è arrivati a coinvolgere i proprietari della Damir; dopo la partita di Perugia, Foschi inizia una serie di telefonate che vedono coinvolti personaggi del mondo del calcio come Cairo, Marotta, Squinzi, Percassi e Preziosi ed è proprio quest’ultimo, scrive il giornale, a diventare regista dell’operazione. Una spinta viene anche dai fratelli Miccichè che, scrive il giornale “insieme a Rinaldo Sagramola ex dirigente rosanero e grande amico di Dario Mirri, a coinvolgere la Damir. E adesso che l’accordo è raggiunto potrebbe essere proprio Guglielmo Miccichè ad avere un posto in consiglio di amministrazione mentre Rinaldo Sagramola, potrebbe essere il nuovo amministratore delegato“.
Ma difficilmente Preziosi sarà il futuro presidente, più probabile che lo sia un suo socio o un imprenditore molto legato a lui.
Ma questa non è l’unica strada; c’è ancora attenzione da parte di York Capital Group il fondo americano che tuttavia dopo la cessione della gestione della pubblicità per 4 anni alla Damir potrebbe aver diminuito molto il suo interesse nei confronti del Palermo.
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