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Il Prossimo Ostacolo, il Lecce
Il 15 marzo 1908 nasce lo Sporting Club Lecce. Tra gli anni ottanta e gli anni duemiladieci il Lecce fa la spola tra Serie B e Serie A e milita in qualche occasione anche in terza serie. Particolarmente importanti sono: la stagione 1988-1989, quando, sotto la guida di Carlo Mazzone, i giallorossi ottengono la prima salvezza in Serie A e uno storico nono posto finale (31 punti); il biennio 1995-1997 in cui, sotto la guida di Gian Piero Ventura, il Lecce ottiene due promozioni consecutive, passando dalla Serie C alla Serie A; la stagione 2004-2005 in Serie A, quando, sotto la guida di Zdeněk Zeman, chiudono all’11º posto con il secondo miglior attacco del campionato (sempre in quella stagione, per la prima volta nella storia della Serie A la squadra con la difesa più battuta, il Lecce, non retrocede).
Nei primi anni duemila il club salentino si mantiene per lo più nella massima divisione, eccezion fatta per le annate 2002-2003, 2006-2007 e 2007-2008, in cui milita in Serie B. Nella stagione 2009-2010, per la prima volta nella sua storia, il club salentino vince il campionato di Serie B : dopo due stagioni in Serie A, al termine dell’annata 2011-2012 il Lecce, retrocesso in Serie B sul campo, viene declassato in Lega Pro Prima Divisione per illecito sportivo, cambiando anche di proprietà e passando, dopo 18 anni, dalla famiglia Semeraro alla famiglia Tesoro, la cui gestione dura tre anni segnati da vani tentativi di promozione in serie cadetta.
Nel 2015 una cordata di imprenditori guidata dall’avvocato leccese Saverio Sticchi Damiani rileva la società con l’obiettivo di riportare il Lecce in Serie B, obiettivo conseguito al termine della stagione 2017-2018, con alla guida quel Fabio Liverani indimenticato e discusso regista del Palermo per ben tre anni, dal 2008 al 2011.
Gli incontri con i salentini sono sempre una bella festa stante il gemellaggio tra le due tifoserie e all’andata la partita terminò con la vittoria del Palermo che rimontò il gol iniziale di Tabanelli con le reti messe a segno da Nestorovski e Puscas; quella di sabato invece non potrà esserla del tutto, o forse non per niente, visto la tremenda debacle subita a Crotone che ha portato il Palermo fuori dalle prime due posizioni, che ha senz’altro favorito il recupero dei salentini vittoriosi nello scontro diretto con il Verona battuto per 2-1 e che distano ormai solo una lunghezza dai rosa insieme con il Pescara.
Quindi per il Palermo sabato c’è solo ed esclusivamente un risultato:la vittoria perchè qualunque altro risultato sarebbe nefasto e trascinerebbe i rosa in un vortice dalle conseguenze facilmente intuibili provocando un altro passo verso quel baratro, che insieme alle vicende societarie tutt’altro che risolte,è purtroppo ben aperto sotto i piedi della società.
E ben sappiamo come sia difficilissimo affrontare un avversario diretto in queste condizioni psicologiche. Tuttavia non c’è altra considerazione da fare per cui tutti uniti gridiamo
FORZA PALERMO e che la sorte questa volta sia con noi ma i giocatori devono dare tutto fino alla fine del match.
Pino Abbate
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