L’imprenditore ha un’opzione fino al 15, nel frattempo si fanno sotto anche altri gruppi
Fra gli interessati c’è il giovane banchiere Macaione che è originario del capoluogo
Corsa contro il tempo per vendere la società
Foschi resta fiducioso: «Tutti i giorni c’è una cordata nuova, sono sicuro che ne verremo fuori».
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola
Nel suo articolo Benedetto Giardina fa il punto delle trattative relative alla vendita della società e comunica che anche il giovane banchiere Vincenzo Macaione ha chiesto i documenti ai legali del club per effettuare la due diligence. Macaione è nato a Palermo ed ha un’importante esperienza bancaria ma tuttavia non acquisterebbe in prima persona la società ma fungerebbe da advisor per degli investitori qualificati insieme ad una piccola cordata di imprenditori siciliani.
Ma queste, scrive il giornale, sono operazioni che richiedono tempo ed il Palermo non ne ha abbastanza. Nonostante in sede siano giunte diverse richieste, scrive Giardina, la più concreta arriva dal fondo York Capital nonostante si siano diffuse in giro voci che la vedono vicina alla Sampdoria.
In ogni caso fino al 15 marzo tutto dovrà passare per Dario Mirri che ha il diritto di prelazione e non è più un segreto che il gruppo che sta alle spalle di Mirri abbia in Preziosi un importante sostenitore sebbene il presidente del Genoa non possa intervenire in prima persona.
Fino a ieri lo stesso Foschi dichiarava che c’è qualcuno che sta osservando con attenzione la situazione del Palermo e potrebbe essere una valida alternativa al gruppo di Mirri se l’operazione non dovesse andare per il verso giusto.
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