Il Palermo oggi è come uno studente all’atto finale del suo percorso scolastico. Quel fatidico esame di maturità è arrivato e dopo i primi esami scritti non ci si siede già con la promozione in tasca, la si deve ancora conquistare con un ultimo test, davanti la commissione.
Ebbene, in egual modo i rosanero affronteranno il Lecce. Non tanto ai fini della classifica, perchè non essendo l’ultima giornata di campionato, la matemica nè ci condannerebbe nè ci garantirebbe l’ingresso in Serie A. Bensì per una questione prettamente di morale e fiducia, che spesso pare mancare, inspiegabilmente, alla squadra.
La commissione ci sarà ed è rappresentata da tutte le persone allo stadio, pronte a riconfermare o a rinnegare il sostegno a questo gruppo di professionisti, che all’onor del vero, ha dimostrato fin qui seppur con i dovuti limiti, attaccamento alla maglia e alla piazza che essa rappresenta. L’ostacolo però non è la letteratura: non ci sarà nè Manzoni nè Leopardi a dar noia ai rosanero, bensì i giallorossi.
I pugliesi sono la vera rivelazione del campionato, i 41 punti conquistati vanno ben oltre le più rosee aspettative. Merito soprattutto dei giocatori, ma anche di una vecchia conoscenza del Barbera: Fabio Liverani. Allenatore già in campo, quando con le sue geometrie esaltava le caratteristiche di qualunque compagno gli ronzasse intorno. Liverani pare avere le stigmate del grande allenatore e sta consentendo al Lecce di rivivere momenti di luce, dopo anni bui causati dao problemi finanziari.
La Mantia e Mancosu sono senza dubbio gli uomini più pericolosi dai quali sapersi riparare. Ma nessuno va sottovalutato e visto che martedì ci ha segnato un certo Mraz, semisconosciuto che l’Empoli ha donato in prestito a gennaio, noi dovremmo saperlo bene.
Stellone in conferenza è apparso abbastanza sicuro di sè e dei suoi giocatori. La lezione di Crotone è servita e spesso è meglio una roboante sconfitta che un’immeritata vittoria. L’augurio è che il campanello d’allarme fatto suonare dal Benevento, ora nuova seconda forza del campionato al posto del Palermo, abbia fatto svegliare i rosanero che non hanno scelta: devono solo vincere.
Sulla trequarti tornerà titolare Trajkovski, che supporterà sicuramente Puscas. E’ molto probabile che al fianco del rumeno ci sia Moreo: Nestorovski è stato fuori a lungo e forse non ha nelle gambe un altra partita da titolare dopo il turno infrasettimanale. Ma il ballottaggio è ancora molto aperto, dato che difficilmente Stellone rinuncerà al suo capitano, acciaccato o meno.
In porta torna Brignoli, tra quei pali maledetti che l’hanno condannato col Brescia dopo essere stato il super eroe di Perugia. In difesa si torna (finalmente aggiungeremmo) a 4. A centrocampo poco cambia, probabilmente quello in mediana è il reparto che meno sta brillando in questa stagione, ma una certezza l’abbiamo: Mato Jajalo.
Sarà promozione o bocciatura? Questo solo il destino può saperlo, a noi non resta che aspettare le 18 e attendere quei fatidici 90 minuti che valgono ben oltre i 3 punti in classifica. Così come in un esame l’esito dipende anche dai quesiti che vengono proposti, domani dipenderà dagli episodi che la gara riserverà ai protagonisti. Una cosa è certa: servirà ferocia.
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