L’ordinanza del Gip: al vertice i fedelissimi, incredibile la cessione a un gruppo privo di soldi
Il «no» alla revoca dei domiciliari per l’ex patron
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola
Articolo approfondito di Riccardo Arena che illustra le motivazioni del giudice per le indagini preliminari (Gip) che hanno portato al rigetto della scarcerazione.
Il giudice non crede a tutta la manovra relativa alla cessione e neanche a quello che sostenevano i suoi legali e cioè che erano venute meno le esigenze cautelari vista la avvenuta cessione
Il giudice per le indagini preliminari scrive questo “…al termine del giro di valzer ciascuno ritorna nella posizione iniziale, cioè con l’indagato nella identica posizione in cui si trovava quando il tribunale per il riesame ha emesso la sua ordinanza e la Suprema Corte l’ha confermata…l’indagato, al termine della “partita di giro”, si è ritrovato, direttamente o indirettamente, attraverso persone di sua assoluta fiducia, nella piena disponibilità della società e quindi nella concreta possibilità di condizionare, come in passato, le vicende societarie…confermare l’attitudine e la volontà del predetto a ricorrere a metodi quanto meno opachi, per il perseguimento dei propri interessi, e la sua palese noncuranza per le iniziative in corso da parte delle varie autorità interessate alla vicenda…”
E Scaduto è perfettamente in linea anche con quanto sostenuto dalla Procura di Palermo che aveva presentato proprio istanza di custodia cautelare e che ha espresso parere negativo rispetto alla richiesta dei legali di Zamparini.
Continua il giudice Scaduto “«La scrittura privata con Mirri non può che essere stata preceduta dal benestare dell’odierno indagato”.
Cioè per i giudici anche la nuova gestione fa parte del giro organizzato da Zamparini ed è sotto il suo controllo. Dunque non è credibile e fin quando Mirri non riuscirà a cedere realmente la società, tutto lascia pensare che il dominus della società sia sempre Zamparini.
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