Proseguono le trattative per la cessione societaria
Almeno 5 pretendenti. Mirri ancora al lavoro per fare valere l’opzione. Preziosi non molla, c’è pure un gruppo cinese.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola
Nel suo articolo Benedetto Giardina fa un aggiornamento relativo alle vicende della cessione societaria, quando mancano pochi giorni alla scadenza della prelazione che la famiglia Mirri potrebbe esercitare per l’acquisizione delle quote societarie .
Tutti lo vogliono e nessuno se lo piglia.
Questa l’apertura dell’ articolo del giornale di Sicilia che fa presente come in viale del Fante sono arrivate numerose richieste ma nessuno interviene sul serio per salvare il Palermo. Almeno cinque, scrive Giardina, sono le trattative intavolate seriamente per una società che ormai ha presentato tutti i documenti, di cui si conosce il complessivo ammontare dei debiti(47 milioni) e dei crediti (circa 18 milioni a cui aggiungere i 22,8 di Alyssa).
Mirri, rientrato Palermo, non ha ancora trovato una soluzione con la squadra capitanata da Preziosi, attraverso Carisma srl ma questo, scrive Giardina, non significa che Preziosi si sia allontanato dall’affare anzi rimane comunque la pista più concreta.
Ma ci sono anche altri interessamenti come un nuovo tentativo di Raffaello Follieri che attraverso il suo avvocato Francesco Di Trapani ha contattato l’avvocato di Mirri.
Ma c’è anche una pista che porta ad un gruppo cinese e scrive Giardina “… una richiesta sarebbe stata avanzata perfino da Frank Cascio”.
In chiusura il giornale fa sapere che nel caso in cui Mirri non dovesse trovare un investitore la nuova dirigenza ha soltanto pochi giorni a disposizione per trovare i soldi necessari al pagamento degli stipendi o percorrere altre strade come quelle che portano a York Capital o al banchiere palermitano Macaione che si sta interessando per trovare un acquirente serio.
L’interesse sulle sorti del Palermo non manca di certo. I soldi al momento sì.
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A me francamente diverte questo giro di articoli, ogni giorno vengono scritti da varie testate, si fa finta di dare aggiornamenti, ma la sostanza delle cose non muta, il fallimento adesso ha un senso perché ci consentirebbe di ripartire dalla B (vedi Bari 2014, o Vicenza 2018) tuttavia una manovra simile non è che la si può programmare. In ogni caso il fallimento è l’unica certezza ed è la strada che si sta seguendo, la vera pista. Il dispiacere è enorme.