Si parla troppo di fallimento, non mi piace.

Fallimento Palermo? Sì, confesso che nelle ultime ore sempre più sto sentendo parlare di fallimento, soprattutto di fallimento a stagione in corso e questa storia non mi piace per niente. Lunedì sera in studio da noi (7Gold), il noto commercialista Guzzetta si esprimeva così
“Se fallimento dovrà essere, come nessuno si augura, meglio ora che a fine campionato. Ora ci sarebbe il tempo di un esercizio provvisorio: cioè con l’asta fallimentare si potrebbe salvare il tutto. Come accadde con il Bari di Paparesta…”

Questa mattina(5 marzo) apro Repubblica e leggo quanto il presidente del collegio sindacale del club rosanero Trinchera ha fatto verbalizzare lo scorso 14 febbraio:
“In considerazione dell’attuale situazione finanziaria della società rispetto alle scadenze, rispetto alla situazione debitoria e per il saldo di cassa attuale, raccomandiamo di valutare i presupposti per la presentazione di un’eventuale istanza di fallimento in proprio della società”.

Poi scorrendo sempre Repubblica(5 marzo) leggo in coda all’articolo che il banchiere palermitano Macaione “rappresenterebbe alcuni imprenditori siciliani e fondi speculativi interessati a muoversi solamente in caso di un’eventuale asta fallimentare”.

E tutto questo non mi piace, perché comincia a circolare questa voce che pian piano si insinua fra la gente che alla fine finisce per convincersi che è l’ipotesi migliore. Ma non è così. Perché non c’è nessuna garanzia che con un fallimento a stagione in corso, si possa giungere ad un asta fallimentare in tempi brevi, tali da riuscire a mantenere il titolo sportivo.
Senza voler prendere in considerazione la penalizzazione punti a cui si andrebbe sicuramente incontro.
Dunque consideriamola per favore un’ipotesi remota, una specie di ultima disperata ancora di salvezza, un ultimo tentativo di chi è con l’acqua alla gola e lavoriamo per trovare gente perbene che vuole questo sventurato e massacrato Palermo.
Massacrato da chi? Io un’idea me la sono fatta. Da diversi anni…
Con affetto
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