Il calcio, che a volte ci fa disperare ed anche nauseare, soprattutto quando non è quello giocato, è bello perché spesso è imprevedibile. Alla vigilia di questa 29° giornata di campionato da più parti si sosteneva che sarebbe stata una giornata che avrebbe prodotto pochi scossoni in classifica visto che le big Benevento, Verona, Pescara e Palermo giocavano in casa, (il Brescia riposa) e l’unica squadra impegnata in trasferta è il Lecce.
Ed il calcio sa regalare sorprese inaspettate come per esempio la sconfitta interna del Benevento o i parcheggi di Pescara e Verona contro squadre tutt’altro che irresistibili ed impegnate al contrario in piena zona retrocessione.
Che sia un segno del destino? Se è così, oggi il Palermo ne deve approfittare, a calci e pugni a morsi o in qualunque modo deve ottenere i tre punti contro il Carpi, per riacciuffare quasi il Brescia e creare un discreto margine con i il terzo posto e le inseguitrici.
Un’occasione troppo ghiotta un segnale troppo importante da non lasciarsi scappare.
Del resto non vincere contro l’ultima in classifica sarebbe anche un segnale negativo, oltre che ravvivare ulteriormente le speranze di Verona, Pescara, Benevento o Lecce che oggi faranno il tifo per gli emiliani.
Ed a proposito di tifo sarebbe stato importante per i rosanero avere tanta gente dalla loro parte perché se è vero che la palla in rete non la mette il pubblico è anche vero però che con una atmosfera particolare, con un ambiente carico che incita e spinge alcune cose riescono più semplici e alcuni giocatori possono avere quella spinta necessaria alla giocata che può risolvere la partita.
Peccato un’occasione persa per la gente di Palermo che evidentemente è più interessata a
Zamparini si-Zamparini no , piuttosto che alle vicende della squadra.
E lo dice uno che non ha mai risparmiato critiche al patron friulano.
Ma quando mancano solo 5 partite casalinghe, cari palermitani, l’importante in questo momento preciso non è la presenza o meno di Zamparini, ma la promozione del Palermo, unica salvezza per questa società, come ha detto ieri lo stesso Rino Foschi.
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