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Nel variegato mondo del tifo rosanero esistono storie che toccano il cuore; spesso il legame d’amore con la squadra della propria città trascende dal significato puramente sportivo. Per chi vive lontano dalla propria terra è come sentirsi meno soli, soprattutto se si combattono quotidianamente battaglie difficili e dolorose. Cecilia Rubino, che da oltre 20 anni vive ad Oliveto Citro in provincia di Salerno, è una donna forte e coraggiosa, grazie al suo amore dolce ed appassionato per il Palermo trova la forza per non abbattersi mai nonostante gli ostacoli che la vita le pone davanti.
“Sono andata via da Palermo nel 1997 – racconta ai nostri microfoni Cecilia – avevo 20 anni. Mi sono sposata e mi sono trasferita nel paese di mio marito. Il distacco è stato difficile, ricordo che mentre ero sulla nave che mi stava portando via pregavo Santa Rosalia di darmi la forza di lasciare la mia città. Mio padre era tifoso rosanero, mi ha trasmesso lui questa passione. Quando la domenica non era di turno, portava me, le mie sorelle e le mie cugine allo stadio, erano i tempi della serie C.”
Con gli anni, grazie ai Social Cecilia comincia a sentirsi meno sola:
“Dopo la mia partenza il legame con il Palermo si è rafforzato ancora di più, poi grazie a Facebook ho trovato il modo di condividere questa mia passione con altri tifosi rosanero. Cominciai ad iscrivermi a tutti i gruppi che trovavo, poi sono stata aggiunta al gruppo fb “Amiche e Tifose Rosanero” e da lì sono nate amicizie splendide, con Delia Romano, Flavia Santoro, Mariella Raffa e tutte le altre donne che fanno parte di questo gruppo. Anche se ci conosciamo solo virtualmente tra di noi esiste un’amicizia sincera.”
La vita però riserva spesso amare sorprese, dopo un periodo felice e sereno per Cecilia e la sua famiglia iniziano prove difficili da affrontare:
“Nove anni fa – spiega Cecilia – a mio marito è stata diagnosticata una malattia genetica molto rara che purtroppo è anche invalidante. E’ stato un fulmine a ciel sereno, lui è molto giovane, ha 45 anni, ed è in cura all’ospedale Besta di Milano. L’abbiamo scoperto quando è nato il mio terzogenito, Alessandro. Come carattere sono forte, da quando lui si è ammalato non possiamo più uscire insieme, non possiamo fare neppure una passeggiata, mangiare una pizza fuori o semplicemente andare a prendere un gelato. Sembrerà strano, ma mi sono affezionata maggiormente al Palermo, mi sono aggrappata in una maniera incredibile. Io dico sempre che Dio da un lato mi ha tolto tutto, la felicità che avevo in famiglia ed il divertimento, dall’altro però mi ha riavvicinata di più a mio marito, ai miei figli ed al mio Palermo! Mi ha fatto trovare tante amiche alle quali voglio veramente tanto bene anche se non le conosco fisicamente, sento di far parte di una famiglia palermitana.”
Il Palermo diventa così parte integrante nella vita di Cecilia:
“ E’ tutto per me, l’aria che respiro, sono i miei colori, è la mia gioia ed anche il mio dolore perché per ora non posso tornare. Sono 5 anni che non torno più e mi manca tutto della mia città. Quando Delia Romano ha conosciuto la mia storia, che non potevo tornare, che desideravo farlo e che avrei voluto anche acquistare una bandiera rosanero a mio figlio, ha pensato bene di regalarmi lei la bandiera. Ogni volta che il Palermo gioca in casa mi chiama al telefono, io ed Alessandro ci facciamo trovare pronti e per qualche minuto respiriamo l’aria del Barbera. Una vera felicità per me ed il mio piccolino perché ci sentiamo a casa, nella nostra amata Palermo. Non pensavo di trovare delle amiche così care che mi fanno vivere emozioni bellissime e soprattutto mi fanno sentire meno sola. La solidarietà e l’amicizia che ho trovato grazie a facebook mi commuove profondamente.”
C’è un piccolo, grande sogno nel cuore di Cecilia, è la speranza che non muore mai di poter ritornare nuovamente a Palermo:
“Vorrei scendere nuovamente nella mia città, entrare al Renzo Barbera, non chiedo molto, solo due ore di rilassamento totale. Quando il Palermo perde per me è un dramma, sono stata felicissima della vittoria contro il Carpi, anche se in questo momento sono immobilizzata a letto perché nel tossire mi sono rotta due costole e dovrò stare a riposo per altri 15 giorni. Vorrei dire ai tifosi che stanno lontano dalla squadra di tornare allo stadio, chi vuole veramente bene al Palermo deve stare vicino a questi ragazzi. Credo che andremo direttamente in A, sono molto positiva. I giocatori devono dare tutto per noi tifosi veri. Il Palermo è molto importante per me, mi dà la forza per andare avanti.“
Grande Cecilia siamo tutti con tè forza Palermo