Parte da Udine l’avventura dell’Italia, in una Dacia Arena che ha registrato, come ampiamente pronosticato, il tutto esaurito. Una partita subito in discesa, con la rete di Barella all’8° minuto, poi tanto possesso e occasioni sprecate. Un’Italia che ha rischiato, ha leggermente sofferto, soprattutto nel corso del secondo tempo, ma alla fine l’ha chiusa, con il gol di Moise Kean, il primo con la maglia azzurra, a soli 19 anni. L’Italia dei giovani, delle speranze, è non è un caso che a trovare la rete siano stati due giocatori giovanissimi, che rappresentano il presente e il futuro di questa nazionale. Una notte ‘azzurra’ che lascia ben sperare e che traccia la strada di avvicinamento ai prossimi europei. Tanto si lodano i giovani, ma occhio all’anziano Quagliarella, che più invecchia è più sembra buono; il blucerchiato entra e chiama prima ad un super intervento il portiere finlandese e poi spara rischiando di spaccare l’incrocio dei pali. È stata dunque la vittoria degli italiani, quella dei giovani, ma anche quella degli ‘anziani’; è stata la vittoria della speranza e del buon auspicio, quella della prospettiva e del talento.
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