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Criscitiello: ”Due piazze, come Brescia e Lecce, farebbero bene alla prossima serie A. Il Catania…”

Criscitiello Lecco

Il giornalista e conduttore televisivo campano, come ogni domenica, ha scritto il suo editoriale domenicale analizzando il momento del calcio italiano passando attraverso ogni Serie. Il giornalista classe 83′ si è soffermato molto sull’importante vittoria del Lecce e sul fatto che quest’ultima può rappresentare una forza importante in chiave promozione. Di seguito uno stralcio delle dichiarazioni inerenti alla cadetteria, scritte dal direttore di TMW, Michele Criscitiello:

”Analizziamo quello che succede ai piani di sotto e facciamo delle riflessioni. Il 7-0 del Lecce sull’Ascoli conferma due cose: la squadra di Liverani ha fame e merita la promozione in serie A. Pubblico, squadra e società non meritano la B e devono accorciare i tempi per essere stati a lungo in una maledetta serie C che non apparteneva ai salentini. Il 7-0, nel calcio, conferma però anche che gli avversari erano forse andati al mare a Gallipoli. Più che una partita pensavano fosse una gita. Pessimo Ascoli. Il Lecce non è primo ma ha dimostrato di essere tra le squadre più costanti della serie B. Il Brescia è una sorpresa e arrivare fino in fondo non sarà facile. Sicuramente due piazze, come Brescia e Lecce, farebbero bene alla prossima serie A. Liverani è il valore aggiunto di questa squadra”.

Continua, il giornalista di Avellino, analizzando la pesante sconfitta del Catania contro la Reggina (3-0).

”Il Catania di oggi sembra un pò il Lecce di qualche anno fa, quando non riusciva ad uscire dall’inferno della serie C. Ci aspettavamo un miracolo immediato da Pietro Lo Monaco, dirigente esperto e sempre sul pezzo ma, questa è la conferma, che è più difficile vincere in C che fare buoni campionati in A. Finora il Catania ha deluso, quest’anno si era ripreso alla grande ma la gara di ieri a Reggio Calabria l’ha steccata clamorosamente. Puoi perdere, certo, ma perdere senza giocare non può essere da squadra che vuole tornare in B. Al Granillo, gli etnei neanche si sono presentati eppure ci sono tifosi e società che hanno tutto per uscire da questa categoria che non appartiene al Catania. La nota lieta è il Granillo che torna a riempirsi: di persone ed entusiasmo…”

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