L’ex allenatore – tra le tante – di Palermo e Cosenza ha parlato ai microfoni della Gazzetta del sud del momento delle due squadre che sabato si sfideranno e del proprio pensiero sul match.
Ma anche un pizzico di nostalgia per l’ex allenatore del Messina: “Pensando a Cosenza e Palermo si risvegliano in me i sentimenti di un tempo, che sono tutt’oggi molto forti. Ho trascorso tanti anni sulle panchine delle due squadre e sabato seguirò la partita, anche se non dal vivo. Nella città dei bruzi penso che verrò più in là, in estate, per salutare i vecchi amici di un tempo. Se c’è uno spiraglio, i rossoblù hanno il dovere di provarci. Il Cosenza è ben allenato e ha un ottimo organico, ma ha due giocatori forti e determinati. Il primo è, senza ombra di dubbio, Gennaro Tutino. L’altro è Sciaudone. Quanto al Palermo, c’è da tenere a bada un giocatore con la personalità e l’esperienza di Rispoli, mentre Trajkovski e Nestorovski sono una coppia-gol da paura“.
Bortolo Mutti conclude poi con una considerazione sul ”San Gigi Marulla”
“Ai miei tempi era sempre un gioiellino. Devo ammettere che, al fischio d’inizio, in qualsiasi condizioni atmosferiche, giocare su un biliardo del genere era un lusso. A causa dello 0-3 a tavolino contro il Verona, inoltre, i rossoblù hanno gettato alle ortiche una grossa chance: i tre punti, in caso di vittoria, avrebbero cambiato il volto attuale della classifica e forse dell’intera stagione“.
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