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I calciatori si ammalano di SLA più della popolazione generale.

Più casi di SLA fra i calciatori.
È questo il dato che viene fuori da uno studio condotto dall’istituto Mario Negri di Milano, a cura del dottore Beghi e della dottoressa Pupillo che hanno cercato di stabilire una connessione fra il mondo del calcio e la Sclerosi Laterale Amiotrofica meglio conosciuta come SLA.

La Sclerosi Laterale Amiotrofica è una patologia che colpisce il motoneurone( della corteccia, del tronco ebcefalico e del midollo spinale) è che ha colpito tanti ex calciatori in Italia fra cui i più famosi sono Borgonovo e Signorini. Una malattia che al giorno d’oggi finora non ha dato scampo.
Entrando nel dettaglio dello studio, l’Istituto Negri ha censito 23.875 calciatori di Serie A, Serie B e Serie C.

Fra la popolazione dei calciatori analizzata, sono stati scoperti 32 casi di SLA ma il dato curioso è che la malattia colpisce i calciatori in maniera diversa rispetto al ruolo.
14 sono stati i centrocampisti ammalati, 9 i difensori, 6 attaccanti e tre i portieri.

Dunque la ricerca ha confermato che il rischio per gli ex calciatori è doppio rispetto alla popolazione generale. Un dato anche interessante è che se la malattia compare fra la popolazione generale intorno all’età di 65 anni, la media si abbassa a 43 per quanto riguarda i calciatori. Il dato, come afferma la dottoressa Pupillo, potrebbe addirittura non essere reale perché alcuni casi potrebbero essere sfuggiti.

Il commento di Damiano Tommasi Presidente dell’Associazione italiana calciatori: “I dati della ricerca, e non è la prima volta, evidenziano questa connessione tra calcio e SLA che da una parte preoccupa e dall’altra ci invita a porre attenzione a qualsiasi iniziativa che possa aiutare a saperne di più.”
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