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L’esperto Nicola Binda su Cosenza-Palermo: “Dopo la sosta è sempre un’incognita, però…”

binda

Si è espresso Nicola Binda, esperto giornalista della Gazzetta dello sport, sul prossimo match che vedrà impegnato il Palermo, nella difficile trasferta di Cosenza. Una sorta di partita della ”consapevolezza” dichiara il noto giornalista; un banco di prova importante, contro una squadra che in casa ha costruito il suo modestissimo campionato.

L’importanza della partita è palpabile, anche dal fatto che il noto giornale ”rosa” ha inviato uno dei suoi migliori uomini, Nicola Binda, che sabato sarà al ”Marulla” di Cosenza.

Nel dettaglio questo il suo pensiero sulla gara:

Il Palermo comincia a sentire il fiato sul collo del Lecce, una squadra che ha sorpreso tutti. Il calendario adesso prevede due trasferte di fila (dopo Cosenza ci sarà Pescara) e non si può permettere di perdere tanti punti. Ripartire dopo la sosta rappresenta sempre una incognita, la schiarita societaria darà più tranquillità a quella che secondo me è la squadra più forte del campionato. Diciamo che la sfida del Marulla rappresenta una vera e propria prova della verità per il Palermo che, indiscutibilmente, è una squadra che si porta dietro tante pressioni. Dall’altra parte troverà un Cosenza libero dal punto di vista mentale. Una squadra che sta facendo bene e che davanti ai propri tifosi ha buttato via una vittoria, che sembrava alla sua portata, con il Brescia. Avrà la possibilità di giocare abbastanza serena, un vantaggio non di poco conto”.

Nicola Binda si sofferma poi ad elogiare la squadra calabrese: “Il direttore sportivo  è stato molto bravo a correggere la squadra a gennaio, con ingaggi mirati per dare alla squadra la giusta consistenza da Serie B. Come dire: in estate Trinchera aveva costruito una squadra non all’altezza delle aspettative ma poi ha fatto bene. In assoluto l’uomo che ha tenuto sempre la barra dritta, che non ha mai fatto perdere l’orientamento è sicuramente l’allenatore. Tra tutti indiscutibilmente il più esperto. Bravissimo perché ha gestito bene, sin dall’inizio, la situazione. Credo proprio che Braglia un pizzico di merito in più ce l’abbia”.