Nell’edizione odierna del Giornale di Sicilia, Benedetto Giardina illustra quella che è la situazione mentale dei rosanero, alle porte di un periodo davvero complicato. Ieri in conferenza stampa, il tecnico del Palermo ha ‘ammesso’ che i suoi ragazzi non arrivano di certo con grande entusiasmo a questo piccolo ‘tour de force’, ma ha altresì un po’ frenato e placato le eccessive preoccupazioni che ruotano intorno alla squadra.
” se non ci crediamo tutti, allora non ce la faremo, non è il caso di creare allarmismi inutili, siamo 3° a 4 punti dal Brescia e ad 1 dal secondo posto. È vero che abbiamo perso tanti punti nel 2019, ma le cause sono remote e tutti le conosciamo”. Così il tecnico romano si espresso per placare l’ambiente. Forse troppi calcoli per il nostro allenatore, servirebbe meno matematica e più convinzione, meno numeri insomma.
Convinzione ma non troppa, sopratutto negli interventi, e per ulteriori informazioni meglio chiedere ai vari Bellusci, Raikovic e Nestorovski, che a Cosenza ne hanno messa fin troppa. “Raikovic è stato costretto al fallo, Bellusci gioca in questo modo, è aggressivo, ma in quel caso poteva essere un attimino più clemente, per quanto riguarda Nestorovski lui ha sbagliato e lo sa”. Analisi pressoché perfetta del nostro allenatore, ma non basta, e l’auspicio è che una soluzione venga subito messa in atto: chissà magari zyminski al centro della difesa con ingegneri (che potrebbe esordire) e in attacco la presenza del duo Puscas-Moreo?
Un ritorno al passato per trovare le giuste motivazioni? Un grigio nervosismo nel pensare a quella maledetta notte di Frosinone e trovare lo stimolo giusto? La rabbia e la cattiveria agonistica proprio lì si nascondo e quella partita apocalittica di un anno fa, si ripropone come ‘arma’ per trovare la motivazione giusta in questo rush finale di stagione. Non sarebbe l’unica in realtà, ma soltanto un aggiunta; basterebbe infatti, soltanto pensare che la promozione in serie A, potrebbe salvare il Palermo. O tutto o niente, come ben sapete.
Stellone chiede fiducia da parte di tutti? Anche la nostra? Eccola; la fiducia c’è, c’è sempre stata. Adesso però servono punti per alimentarla, a partire da questa sera. Non bisogna fare calcoli, non servono 5 vittorie 2 pareggi e 1 sconfitta, come non serve guardare le altre squadre, è soltanto necessario avere il sangue agli occhi, badare a se stessi e vincerle tutte, se possibile.
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