Un grande Palermo piega il Verona e rilancia la corsa alla promozione diretta. Gara bella ed intensa, giocata fino all’ultimo respiro da due squadre che non si sono risparmiate, ha vinto il cuore rosanero, l’aver saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo, così come aveva annunciato alla vigilia Stellone.
Poco più di 10.000 spettatori per il big macht della trentaduesima giornata del campionato Serie BKT. Qualche cambio nella formazione rosanero, rispetto alla gara di Pescara, con i rientranti Bellusci, Rajkovic, Nestorovski e Szyminski al posto di Rispoli. Stellone opta per il 4-3-1-2 con Trajkovski dietro le due punte Nestorovski e Moreo.
Agonisticamente la gara si accende subito, con l’Hellas Verona che inizia meglio la partita spingendosi pericolosamente in avanti e mettendo il Palermo alle corde. La squadra rosanero tiene botta riuscendo ad allentare la morsa dei veronesi e ad affacciarsi dopo una decina di minuti dalle parti di Silvestri.
Al 23’ episodio molto dubbio in area veronese, Moreo trattenuto vistosamente per la maglia frana a terra, ma l’arbitro lascia correre. Il Palermo va vicinissimo al gol in almeno tre occasioni ma sia Trajkovski che Nestorovski non riescono a finalizzare l’ultimo passaggio. Al 28’ fallo inutile di Murawski che l’arbitro sanziona con un giallo. Con i passare dei minuti la squadra rosanero prende in mano il pallino del gioco riuscendo a scompigliare le geometrie del Verona, manca la lucidità sotto porta e nonostante la mole di gioco offensivo, il primo tempo si chiude a reti inviolate.
Il Palermo esce bene dai blocchi e al 46′ trova subito la rete del vantaggio, dopo un colpo di testa di Alesaami che mette in moto tutto l’attacco rosanero, scatto di Moreo sulla sinistra, palla in mezzo e tapin vincente di Nestorovski che batte in scivolata Silvestri. La gara si fa molto dura, nessuna delle due squadre molla di un centimetro, il Verona commette qualche fallo di troppo, ma l’arbitro lascia correre. Al 60’ Palermo vicino alla rete del 2 a 0 con Trajkovski, ma il portiere del Verona riesce a parare di piede ed a mandare il pallone in calcio d’angolo. Al 64’ nuovo miracolo di Silvestri su Moreo.
Al 66’ Grosso gioca la carta Pazzini, che dopo appena due secondi si fa ammonire per una brutta gomitata a Bellusci. La gara si fa incandescente, con fiammate veloci dei giocatori rosanero, ma il Palermo è poco preciso e decisamente poco fortunato nelle conclusioni.
Al 76’ Stellone manda in campo Puscas al posto di Stefano Moreo, migliore in campo, che esce fra gli applausi del Barbera.
Verona vicino al pareggio all’84’ con Woo Lee, Brignoli salva il risultato. All’86’ doppio cambio per il Palermo: fuori Trajkovski e Murawski, dentro Pirrello e Fiordilino. La squadra di Grosso attacca a testa bassa, al 89′ Bellusci rimedia il rosso ed il Palermo è costretto a giocare i 6 minuti di recupero in inferiorità numerica. Il Verona spinge a pieno organico, ma i ragazzi di Stellone si difendono con le unghie e con i denti, giocando con una intensità straordinaria che li porta vicino al gol del 2 a 0 prima con Puscas al 95′, poi con Nestorovski che a pochi secondi dalla fine centra clamorosamente il palo. Sul contropiede i veronesi vanno vicino al pareggio, ma la palla sfiora la linea di porta ed esce fuori,
Dopo alcuni secondi interminabili, al 97′, con grande sollievo da parte dei tifosi rosanero, l’arbitro fischia la fine di una della più belle ed intense gare viste al Barbera. Forse il miglior Palermo della stagione, per grinta, carattere e voglia di vincere. Una prova di forza che rilancia le ambizioni della squadra rosanero dopo lo stop del Lecce che avrà uno scontro diretto con il Brescia ed osserverà un turno di riposo nell’ultima giornata.
Finalmente i ragazzi di Stellone rispondono presente, adesso si dovrà continuare a giocare con la stessa intensità e la stessa convinzione messa in campo contro una squadra forte come l’Hellas Verona, senza tabelle e giocando ogni partita come fosse una finale.
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