E’ molto probabile l’ipotesi che il Brescia, in caso di promozione in serie A, dovrà traslocare per qualche tempo in altro stadio. Il vecchio Rigamonti infatti non rispetta i requisiti minimi richiesti per una società della massima serie per cui lo spostamento delle gare casalinghe in qualche impianto vicino è una cosa molto probabile. Un’idea potrebbe essere Monza ma anche li, secondo Galliani, ci sarebbero diversi lavori da fare. Cellino non vuole affrontare il problema, per il momento e in maniera molto scaramantica dice
“Prima bisogna andare in Serie A, fare ipotesi adesso sul Rigamonti porta solo sfortuna. Lo so bene io, che per realizzarlo a Cagliari sono finito in prigione. Pensiamo al campionato: è l’ostacolo più difficile da superare. Poi, datemi retta, per lo stadio basteranno anche pochi mesi…anche se faccio fatica a trovare quei 3-4 milioni che servono per i lavori a Brescia…».
Ed a proposito di Galliani, l’ex ad del Milan fa sapere all’amico Cellino che una deroga non sarebbe possibile: «Ormai, dice Galliani, se non arrivi a quella soglia minima (16.000 posti), non ti fanno giocare in casa: devi traslocare». Per la cronaca il Rigamonti può ospitare fino a 12.000 tifosi.
Ma la speranza a Brescia è che l’eventuale trasloco duri solo poche partite.
Sul Corriere di Brescia si legge infatti “… a meno di improbabili colpi di testa del presidente Cellino, ovvero il trasferimento in un’altra città per le partite casalinghe (che gli costerebbe moltissimo in fatto di popolarità) da fine agosto le rondinelle dovrebbero giocare in un Rigamonti «rattoppato» in modo minimal.”.
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