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Stellone: “Non è detto che quando ti alleni bene è matematico che vinci. Però…”

Mister Stellone in conferenza stampa prima di Benevento-Palermo

Il mister rosanero Roberto Stellone, è intervenuto oggi in conferenza stampa per presentare la gara di domani sera con il Benevento. Queste le sue battute:

Giocare dopo il Lecce? Può essere uno svantaggio, un vantaggio. Non è molto influente.

Noi lavoriamo sempre in una maniera: tutto dipende da quello che si trova durante la gara, nella partita contro il Verona loro chiudevano bene, spesso chiudevano sulla mezzala, non era facilissimo sfondare. Nonostante tutto abbiamo fatto diversi cross e diverse conclusioni. Abbiamo concluso molto di più rispetto Pescara. Rispetto alle precedenti gare. Pur calciando molto, da fuori area siamo una delle squadre che ha segnato meno. Dobbiamo essere più precisi. Abbiamo fatto molti gol su palle inattive, ma non abbiamo mai fatto gol su punizione diretta. Segnamo sia su cross che azioni manovrate. Ci manca il gol diretto da fuori area, come quello di Memushaj ieri (sorride)

Non riusciamo a chiudere le partite? Nel ritorno è capitato spesso questo, all’andata non era così, riuscivamo a fare meglio. Ma anche contro Perugia o contro il Lecce all’andata abbiamo subito gol negli ultimi minuti. Tirare in porta come conclusioni, è importante . Contro il Verona abbiamo tirato oltre 20 volte, ed è tanto. Se poi vedi che abbiamo fatto un solo gol purtroppo non è buono. Serve un pizzico di rabbia in più per chiudere la partita.

E’ un aspetto che dobbiamo migliorare, dobbiamo chiudere prima le partite, ed evitare eventuali scherzi finali. Dove rischi di compromettere certe partite.

Non ho mai vinto contro il Benevento? Questa statistica non la sapevo, però in quel campo ho segnato molte volte, anche contro il Palermo quando c’era Sicignano in porta.

Bucchi? Assieme non abbiamo mai giocato, io come ho detto prima, credo sia un ottimo allenatore, molto preparato. Non ci sentiamo al telefono, ma abbiamo fatto insieme i corsi per prendere i patentini per allenare.

L’entusiamo te lo danno le vittorie e i risultati positivi. Venivamo da un brutto periodo, in quel momento, dopo Cosenza e Pescara, avevamo poco entusiasmo. Gli entusiasmi cambiano a volte all’interno della stessa partita. Contro il Verona siamo partiti sotto i primi 10 minuti, ma poi subito la squadra ha cominciato a giocare, a saltare l’uomo e poi gli 80 minuti restanti li abbiamo giocati bene, con entusiasmo, convinti. Veniamo da una bella vittoria ma dobbiamo già pensare che è passata. Dobbiamo dare continuità a quanto fatto.”