[avatar user=”Pino Abbate” align=”left” /]Il Prossimo Ostacolo, il Livorno
Dopo nemmeno 72 ore dallo tsunami abbattutosi sul Palermo, dopo la penosa partita interna col già retrocesso Padova che è costata la panchina a Stellone,ci occupiamo,e forse è meglio così,del prossimo avversario dei rosa che risponde al nome di Livorno per una gara di vitale importanza per le residue speranze di promozione diretta rimaste alla squadra siciliana.
Infatti sabato 27 aprile alle ore 15,00 assisteremo alla gara Livorno –Palermo che andrà di scena allo stadio Armando Picchi con il ritrovato Delio Rossi nuovo tecnico rosanero con un contratto di appena due mesi con l’opzione di rinnovo solo in caso di promozione in serie A (a proposito … il ribaltone in panchina quasi al termine del campionato è chiaramente opera inconfondibile del cosidetto EX patron del Palermo appunto tanto ex quanto il fatto che io sono cappuccetto rosso).
Il Livorno attualmente è di proprietà di Aldo Spinelli, che ha rilevato la società nel 1999 da Achilli.
Le fortune del Livorno con a capo Spinelli sono state alquanto altalenanti (e ricordiamo pure la tragedia di Morosini il 14 aprile 2012 in Pescara-Livorno) perchè da alcune annate brillanti in serie A è finito poi in serie C o lega Pro che dir si voglia.
All’inizio di questa stagione Spinelli affida la squadra alla bandiera, da giocatore, Cristiano Lucarelli nel frattempo diventato allenatore; purtroppo i risultati non danno ragione al nuovo allenatore il quale viene esonerato il 6 novembre 2018 dopo aver collezionato una vittoria, due pareggi e sette sconfitte. Annunciano le dimissioni anche il presidente Aldo Spinelli e il figlio Roberto, amministratore delegato del club. Viene quindi chiamato Roberto Breda.
I calciatori più noti sono soltanto Valiani, Giannetti ma sopratutto quell’Alino Diamanti che in rosa non ha avuto molta fortuna avversato come fu da Zamparini, ma che è il trascinatore della compagine toscana che attualmente occupa la 16° posizione in classifica con 31 punti, frutto di 7 vittorie, 10 pareggi e ben 15 sconfitte con 31 reti all’attivo e 46 al passivo.
E’ quindi pienamente impelagata nella zona retrocessione ed è reduce dal pareggio per 2-2 ottenuto a Foggia rimontando due reti ai pugliesi.
Quindi una partita tutt’altro che banale per i rosa stante la pericolosità degli amaranto fra le mura amiche e per giunta con l’acqua alla gola e se si aggiunge la statistica negativa che ha il Palermo contro le pericolanti ecco che il quadro diventa molto poco consolante per usare un eufemismo.
Quindi ai rosa non resta che tener d’occhio il vecchio ex e tirare fuori “gli attributi”se vogliono ancora regalare a questa splendida città il sogno della promozione diretta.
Forza Palermo e buona partita a tutti. Pino Abbate
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