“Non ne posso più. Leggo di deferimenti, amministrazioni controllate, penalizzazione in classifica. Più leggo queste cose, più lo detesto, lo odio. A chi mi riferisco è evidente, non voglio nemmeno nominarlo anche perché a Palermo ormai è definito l’innominabile.
Ma non se ne può più. I danni che ha fatto a questa società sono enormi e noi tifosi, che continuiamo a soffrire per le partite del Palermo, sono sicuro che alla fine ne piangeremo le conseguenze. Ed è inutile che i suoi scagnozzi cerchino di salvare il salvabile, i magistrati federali e civili, non sono certo degli sprovveduti ed alla fine ci faranno pagare la panella“.
Questa mattina abbiamo ricevuto questa mail in redazione, lettera che mi sento di condividere, se non nei termini, quantomeno nei contenuti essenziali.
Argomenti, quello dei deferimenti e delle penalizzazioni, che scatenano la rabbia dei tifosi del Palermo, purtroppo anche nei confronti di chi, come noi, ve le riportiamo, senza essere i protagonisti o gli autori di questi deferimenti. Noi svolgiamo soltanto il nostro lavoro, che è quello di informarvi, di mettervi al corrente di quello che succede. Correttamente svolgiamo la nostra opera che è semplicemente dare notizie alla gente. Ognuno poi può scegliere se leggere, ignorare, sorridere o arrabbiarsi. Ma non certo responsabilizzare o colpevolizzare chi come noi svolge soltanto il suo compito, cercando di farlo con correttezza e senza pregiudizi.
Cari lettori, prendetevela con chi le ha combinate queste cose e non con chi semplicemente le riporta. Preferireste non saperle? Non essere informati? Preferireste che vi venissero nascoste? Un abbraccio
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