Delio rossi arriva, ma il Palermo rimane sempre invalido. In poche righe questo il messaggio lanciato dall’edizione odierna della ”Gazzetta dello Sport’‘ a cura di Marco Pierelli. Pochi cambiamenti; forse, un gioco leggermente migliorato, sopratutto un possesso palla più continuo e delle trame di gioco più elaborate, se non fosse che poi, l’ultimo passaggio è sempre mancato.
Né l’avvento di Delio Rossi, né il rigore generosamente concesso dal direttore di gara, hanno portato i 3 punti al palermo, che dunque si ferma ancora, contro una squadra che, come previsto alla vigilia, ha giocato col sangue agli occhi. Poco poteva fare il tecnico romagnolo al suo ritorno sulla panchina rosanero dopo ben 8 anni, come lui stesso ha dichiarato in conferenza stampa: “Sono qui da 3 giorni, per adesso ci stiamo conoscendo”.
Probabile che qualcosa di diverso si possa constatare già dalla prossima partita, contro uno Spezia che arriverà a Palermo con un atteggiamento tutt’altro che di villeggiatura, anzi, si gioca un bel pezzo di playoff.
Cosa manca a questo palermo? La capacità di “azzannare” le partite, di chiuderle e metterle al sicuro, prima che arrivi poi l’inevitabile calo fisico intorno al 70°, che risulta essere deleterio. La fretta di far bene è diventata di colpo necessità e se per questo pareggio è praticamente impossibile additare colpe, dalla prossima, potremmo già scrivere sul banco degli imputati.
Non vogliamo farlo, anzi, auguriamo che quella del primo maggio sia la partita della svolta e degli elogi, piuttosto che della ricerca di colpevoli. Parliamo di partite, di risultati, ma la verità è soltanto una: il destino non è più nelle mani del Palermo, purtroppo.
Ai rosa servivano 4 vittorie, ma i siciliani, hanno steccato già alla prima, contro il Livorno di Diamanti ed è proprio il caso di dirlo: solo e soltanto suo. Il Palermo ha pareggiato la partita contro un giocatore tuttofare: il buon Alino guadagnava falli, ha segnato, ha fatto salire la squadra e ha creato le prime occasioni del match e il palermo è stato letteralmente ipnotizzato dalla sua classe.
Non ci resta che guardare il big posticipo della serie B e sperare che le Rondinelle prendano punti al ”Via del Mare” e che Corini, pensi un po’ a quelli che in fondo sono stati i suoi colori più dolci: il rosa e il nero.
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