La favola dell’entroterra siciliano è destinata a continuare e così, noi che da tempo abbiamo aperto questa rubrica interamente dedicata all’Enna calcio e alla sua gente, riprendiamo con passione ed entusiasmo da dove ci eravamo lasciati. avevamo interrotto il nostro “racconto” parecchio tempo fa, narrando la sconfitta dell’Enna sul difficilissimo campo del Ragusa. Da quel momento in poi, tante fatiche e sofferenze e una media punti da quota salvezza, più che da promozione; tuttavia, se siamo qui a mesi di distanza a raccontarvi ancora questa fantastica storia, un motivo ci sarà ed evidentemente il sogno di questi ragazzi continua.
Grazie alla terza posizione conquistata al termine del campionato, l’Enna si è assicurata la partecipazione ai playoff e noi di tifosipalermo, che abbiamo ormai a cuore le peripezie di questo ambiente, non potevamo proprio dire di no a questo primo appuntamento, che vedeva la squadra di Nicola Cosimano, impegnata contro lo Sporting Eubea, classificatosi in quarta posizione alle spalle proprio dei gialloverdi.
Ancora una volta ne è valsa la pena, credeteci sulla parola. La partita si era messa male e per un attimo, abbiamo temuto che la nostra splendida rubrica dedicata a questi colori, si potesse bruscamente interrompere; la partita era cominciata male con Giovanni Caputa ( uno dei migliori dello scacchiere a disposizione di Cosimano) uscito per infortunio alla mezz’ora e il gol degli ospiti arrivato su calcio di rigore (abbastanza netto). Sembrava una di quelle partite stregate, dal destino già scritto e invece, volete sapere cosa ci insegna il ritorno dall’entroterra siciliano? Che il cuore di questa realtà va oltre l’ostacolo e che crederci è la base del successo. La squadra di Nicola Cosimano ha reagito e alla fine ha vinto 5-1, spinta dal solito calore de tifosi, oggi presenti in massa allo stadio. L’ultimo gol di rovesciata siglato da Giuseppe Torcivia, è semplicemente la ciliegina sulla torta, di una partita cha ha divertito davvero tutti, ennesi e non.
Ieri pomeriggio, ad aiutare i tifosi gialloverdi, ci ha pensato anche un clima del tutto primaverile; il che non è così scontato in una cittadina come Enna intasata spesso dalla nebbia, ingrediente presente in qualsiasi stagione. “La montagna è la terra che amiamo e della nebbia ce ne freghiamo”. Cantano questo allo stadio i tifosi ennesi; che roba straordinaria. Roba passionale, difficile da trovare sopratutto in categorie inferiori. Del resto i tifosi devono pur trovare un metodo per riscaldarsi e restare uniti a cantare dal 1° all’ultimo minuto, sembra essere il migliore antidoto; dal video e dalle foto che seguono potete intuire il perché:
Torniamo a casa, pensando che la realtà ennese sia quella giusta per rifondare i valori sani del calcio pulito, sportivo e passionale. Torniamo sicuri, che da una realtà piccola come quella Ennese, possa nascere qualcosa di grande e che i grandi possano prendere esempio da qualcosa di così piccolo. Siamo lieti di potere ancora raccontarvi questa storia e siamo sicuri che vi piacerà ancora leggerla, aspettando che oltre noi, saranno poi questi ragazzi a scriverla.
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