La presenza di Pistilli. «Così non vi sarebbero le condizioni per rinnovare la convenzione dello stadio Barbera».
Sinistra comune: «Inaccettabile il club ai fascisti». Catania ad Albanese: vigilare. No comment di Orlando.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Continua a far discutere e suscitare perplessità la posizione politica di Stefano Pistilli che all’interno del nuovo gruppo italiano Arkus Network figura come amministratore delegato della società che vuole comprare il Palermo (controllata dalla holding inglese Gepro Investments Partners Limited).
Opportunamente interpellato il sindaco Orlando ha preferito non rispondere in attesa di ulteriori informazioni ma l’assessore comunale Giusto Catania ha interpellato il presidente di Sicindustria Albanese che, secondo molti rumors dovrebbe assumere la carica di vicepresidente nel nuovo assetto societario rosanero.
Nell’articolo di Benedetto Giardina, si legge che, opportunamente interpellato Albanese ha risposto così “… mi sembra strano che una società che sta investendo in questo modo sul calcio possa essere legata ad un gruppo politico o parapolitico. Fin quando è un gruppo riconosciuto dalla Costituzione, ci mancherebbe altro. Se così non dovesse essere, anche
io sarei contrario“.
Nella nota del gruppo Sinistro Comune, che vi abbiamo già presentato in altro articolo, si sottolinea in conclusione che “…non vi sarebbero le condizioni per rinnovare la convenzione dello stadio col Palermo Calcio, anche per non disonorare la memoria Renzo Barbera, storico presidente a cui è intestato lo stadio, che nel luglio del 1943, quando era un giovane militare, sfuggì alla fucilazione dei nazisti saltando da un camion tedesco“.
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