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In un Barbera per pochi intimi il Palermo non fa il suo dovere

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In un Barbera deserto (7.250 il dato ufficiale degli spettatori presenti) il Palermo di Delio Rossi cerca contro lo Spezia di Pasquale Marino una vittoria che possa ridare entusiasmo ad una tifoseria sfiduciata e scoraggiata sia dagli ultimi risultati maturati in campo che hanno compromesso la promozione diretta, sia dalle vicende societarie tutt’altro che chiare e rassicuranti sul futuro che attende la società di Viale del Fante.

Clima surreale per una gara che la Lega ha scelto di far giocare in un orario non certo comodissimo, considerato il giorno festivo, ma che soprattutto non è in contemporanea con le partite che disputeranno le dirette rivali del Palermo. Da tempo gli dei del calcio hanno voltato le spalle al Palermo, anche se la squadra rosanero ci ha messo molto del suo per ritrovarsi a 3 giornate dalla fine del campionato surclassata da Brescia e Lecce .

Delio Rossi ripropone il 4-3-1-2 con Szyminski al posto dello squalificato Bellusci. In avanti Falletti dietro le due punte Nestorovski – Moreo. Palermo volitivo nei primi minuti di gioco, il rientro di Jajalo dà maggiore sicurezza a centrocampo, i giocatori rosanero rispetto alla gara di Livorno occupano meglio gli spazi, pressano e giocano a calcio, anche se l’imprecisone nei passaggi non consente di finalizzare al meglio l’azione offensiva permettendo ai liguri di ripartire pericolosamente in contropiede.

Al 30’ gol dello Spezia che dopo un netto dominio del Palermo beffa Brignoli con Maggiore. Ci pensa Mato Jajalo a riportare la gara sui giusti binari con una rete strepitosa dal limite dell’area che non lascia scampo a Lamanna. La gara si accende e le emozioni si susseguono, la squadra di Marino si riversa in avanti, ma è Moreo che al 40′ segna il gol del 2 a 1 per il Palermo raccogliendo in area ligure un assist di Nestorovski. Dura però poco il vantaggio rosanero, al 44′ Maggiore sfrutta un errore di Aleesami e mette dentro la palla del 2 a 2 per lo Spezia.

Nel secondo tempo è la compagine spezzina a prendere in mano le redini del  gioco e solo un doppio miracolo di Brignoli al 57’ evita il terzo gol ai giocatori di Marino. Il Palermo sembra confuso e poco concreto. Al 60’ ammonizione di Haas per simulazione in area di rigore, la squadra rosanero dopo aver speso tanto nel 1° tempo subisce la pressione dello Spezia e perde lucidità. Rispoli ed Aleesami non riescono a chiudere in maniera efficace e lasciano ampio spazio alla manovra offensiva degli avversari.

Al 72′ Delio Rossi manda in campo Mazzotta al posto Aleesami, che esce tra i fischi del Barbera, due minuti  sostituisce Falletti con Trajkovski e all’82’ tira fuori Moreo per giocarsi la carta Puscas. Ma è lo Spezia a giocare palla costrigendo il Palermo a correre a vuoto. Finisce 2 a 2 una gara condizionata dai soliti errori individuali dei giocatori rosanero che sancisce ufficialmente una crisi di risultati che parte da lontano e che è figlia di problematiche societarie che hanno condizionato sia il mercato di gennaio che tutto il girone di ritorno.

Il pareggio premia lo Spezia che non ha  rubato assolutamente nulla e che soprattutto nel secondo tempo ha saputo prendere le misure al Palermo, riuscendo ad imbrigliare la squadra di Delio Rossi che dopo un brillante inizio si è via via spento ed ha  lasciato l’iniziativa del gioco ai ragazzi di Marino. I fischi dei pochi presenti del Barbera raccontano tutta la delusione e l’amarezza dei tifosi rosanero per una promozione diretta gettata al vento dopo un girone d’andata che aveva illuso tutto l’ambiente.