Di Stefano presidente degli avvocati: «La disputa dei playoff è una condizione giuridica irreversibile. Sembra che l’esito sia scritto».
Tignini: «Leso il principio del giusto processo».
Alosi: «Assurde le motivazioni».
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport , oggi in edicola
Nell’articolo di Fabrizio Vitale il parere di diversi avvocati palermitani che si esprimono sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolto il club rosanero.
Questi alcuni dei pareri espressi dai togati palermitani:
Giuseppe Di Stefano, presidente dell’Ordine degli avvocati :“Far disputare i playoff pone una condizione di irreversibilità e lascia il sospetto che l’appello alla Corte Federale abbia un esito già scritto. Stiamo parlando delle basi del diritto che vengono stravolte.”
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Il penalista Enrico Tignini: “..il principio della responsabilità oggettiva è un’anomalia del diritto sportivo. Davanti a un primo grado, permane la presunzione d’innocenza fino al completamento dei gradi di giudizio. E’ la Costituzione a stabilirlo, secondo il principio del giusto processo a cui deve attenersi anche il procedimento di giustizia sportiva. E’ evidente che c’è una stortura.
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Il civilista Piero Alosi: “Ci sono diverse anomalie … la Procura Federale ha recepito la carte della Procura di Palermo, dove c’è una consulenza che non è stata ritenuta attendibile dal Tribunale Fallimentare. … qualsiasi corte d’Appello davanti al fumus di irreparabilità del danno, sospende l’esecutività della sentenza di primo grado. C’è da pensare male su quanto è accaduto finora..”
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