E’ un re in Ungheria. L’ex rosa Davide Lanzafame, adesso 32 anni, non smette più di segnare e ha anche appena vinto il titolo di capocannoniere con 16 reti aiutando la sua squadra, il Ferencvaros, a vincere il campionato. Della sua esperienza ne ha parlato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport”:
“Gioco nella Juve di qui, è il 30° titolo, anche se non trionfava da 3 anni e abbiamo vinto con 3 turni d’anticipo. Poi sono orgoglioso di essermi confermato in testa alla classifica cannonieri, 16 gol, dopo i 18 all’Honved nel 2017-18: da straniero, una soddisfazione doppia.
“Preliminari di Champions League? Li ho fatti anche 2 anni fa con l’Honved con gli israeliani dell’Hapoel Be’er Sheva, ho siglato 2 gol in 2 gare. Siamo usciti subito ma per me sono soddisfazioni. E avevo fatto l’Europa League con la Juve nel 2010″.
Io in Nazionale ungherese? Bisogna disputare almeno 5 tornei qui, e il mio prossimo sarà il 4°. L’Ungheria mi ha adottato e accetto sempre sfide nuove. Ho gran feeling con Rossi, l’allenatore dell’Ungheria, viviamo nello stesso residence, al di là del discorso professionale gli devo tutto, mi ha fatto maturare in Ungheria. A lui oltre alla vittoria sportiva mi lega un affetto speciale.
Se seguo la Serie A? Si, seguo la Juve con affetto, come le altre mie ex squadre tipo Parma, Bari e Perugia.
Le mie fonti d’ispirazione? Oltre a Ronaldo ammiro molto Quagliarella, ci ho giocato insieme 6 mesi nel 2010 alla Juve, anzi mi sono allenato con lui, visto che non giocavo mai. È devastante dal punto di vista calcistico, ma anche umanamente è un grande. E lo invidio perché a 36 anni è ancora più forte, mi piace che Mancini l’abbia convocato, è un segnale che il lavoro paga. Gli faccio i complimenti, come per i 34 anni di Ronaldo. Sono due esempi di professionalità, – conclude Lanzafame – non accade a caso: gran lavoro, attenti all’alimentazione, al riposo, agli allenamenti… Due grandi esempi”.
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