I tifosi del Palermo non mollano, ci credono e lo faranno fino alla fine. C’è sete di giustizia, c’è la volontà di non scottare sulla propria pelle gli sciagurati danni altrui. Questo, in sintesi, il messaggio di fondo che spingerà domani circa 500 tifosi rosanero a protestare a Roma.
Come già ben noto, domani si terrà il secondo grado di giustizia, che condannerà definitivamente il Palermo oppure lo risolleverà dalle ceneri, creando uno scompiglio inaudito in Figc. Proprio per questo è stata organizzata dai supporter più affiatati una trasferta.
Dal capoluogo siciliano partiranno circa 200 tifosi. La curva nord superiore ha organizzato un pullman e 4 pulmini. Altre decine di sostenitori arriveranno dai mezzi(pulmini) organizzati dalla curva nord inferiore. Più della media trasferta. Meglio dunque di una partita. Un’affluenza importante che testimonia comunque l’attaccamento ai colori.
I numeri, che a qualcuno potranno sembrare modesti in realtà vanno ben analizzati: giorno feriale, non c’è un match da disputare e sentenza quasi scontata. Ma per il Palermo questo ed altro. Senza sottovalutare che la partenza in pullman fino a Roma non è proprio una passeggiata di salute. Purtroppo i prezzi degli aerei erano alle stelle, difficile dunque che qualche rosanero abbia optato per l’apparecchio fino alla capitale.
Idem per la nave. A questi 200 circa, vanno comunque aggiunti gli altri 200-300 sostenitori attesi provenienti dai dintorni di Roma e dalla città eterna stessa. I siciliani, si sa, sono sparsi un po’ per tutta Italia e per tutto il mondo, facile dunque presumere che anche domani non faranno mancare il loro apporto ai provenienti dall’isola.
In 500 dunque alla conquista di una voluta giustizia, che potrebbe segnare profondamente il destino della squadra rosanero: patrimonio di un’intera città ma anche di tutta la regione. 500 contro un sistema che probabilmente, non è stato molto equo.
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