[avatar user=”Cettina Pellitteri” /] La Corte d’appello della Figc ha salvato il Palermo dall’inferno della serie C. La squadra rosanero riparte dunque dalla serie cadetta ed i tifosi tirano un sospiro di sollievo. Qualcuno però, parla, senza mezzi termini, di una di guerra tra poveri, dove gli unici sconfitti di questa sentenza sono il calcio italiano e la giustizia sportiva.
Ad affermarlo Milian Sortino, co-fondatore insieme a Peppe La Barbera della pagina facebook “Palermitani stanchi di Zamparini – DNA ROSANERO”. Una frase molto forte la tua Milian, ci spieghi meglio questa tua considerazione?
Milian: “È evidente che la Lega calcio italiana è un organo da rifondare. Ogni anno dimostra di non saper gestire le difficoltà che i club affrontano. Zamparini o no, il Palermo è stato scagionato dalla giustizia ordinaria, ergo penalizzazione ad hoc per sistemare l’errore di far partire i play off troppo presto.”
Peppe, siete amici da molto tempo ed entrambi vivete a Londra, come e perché nasce l’idea di un gruppo facebook che già dal titolo esprime un profondo malessere nei confronti dell’ex proprietà?
Peppe: “Il gruppo nasce dalla mia immensa frustrazione, di fronte alla campagna acquisti del 2016 che invece di rinforzarci ci indebolì. Fu il preludio di una retrocessione già scritta. Avevo capito che era arrivata l’ora di lottare e cercavo persone con il mio stesso obiettivo. Tra queste, ho trovato un amico speciale come Milian, che in pochi mesi raggiunsi a Londra. Dal giorno della fondazione abbiamo organizzato tantissime iniziative: proteste, petizioni e io sono anche andato a Vergiate a dire in faccia all’ex presidente di mollare la società perché la città era stanca di lui. Gli dissi che ci avrebbe portato in C, fortunatamente mi sono sbagliato, per il rotto della cuffia.”
Lo scorso gennaio, all’annuncio della cessione del Palermo agli inglesi, vi siete improvvisati detective. Abitando a Londra è stato più facile fare qualche verifica, cosa avete scoperto?
Milian: “E’ stato molto divertente quando, sulla scorta delle notizie pubblicate da Repubblica, siamo andati a scovare a Londra la sede delle società inglesi di Zamparini, aperte e poi chiuse. A Murray Street, abbiamo trovato un ufficio abbandonato che la diceva lunga su quanto stava accadendo…… roba da brividi. Ho avuto la sensazione di essere al posto giusto.”
Peppe: “Abbiamo scoperto un filo rosso che lega Londra al Palermo, sempre e comunque: dagli uffici di cui parla Milian, alla sede della società che Follieri aveva intenzione di usare per acquistare il Palermo, terminando con Arkus Network, anche loro presenti nella nostra città. Può essere una casualità, ma a prescindere da questo, è stato bello mostrare questi luoghi ai nostri utenti, anche per fargli conoscere meglio determinate situazioni e la forza economica dei potenziali acquirenti.”
Quale è per voi il rimpianto più profondo della gestione di Zamparini, il suo errore davvero imperdonabile?
Milian: “Dopo la finale di Coppa Italia Zamparini ha distrutto ciò che aveva creato, senza minimamente curarsi del sentimento di noi tifosi. Sarebbe bastato farsi da parte al momento giusto. Sarebbe potuto uscire da Palermo da re, è uscito invece da tiranno sconfitto ed ha perso.”
Peppe: “La retrocessione cercata a tutti i costi nel 2016-2017, con il “Barbera”, una volta nostro fortino inespugnabile, diventato terra di conquista. Dopo averci regalato il sogno della promozione attesa per più di 30 anni, ci ha fatto vivere una stagione da incubo.”
Che idea vi siete fatta di questa nuova proprietà, cosa in particolar modo vi ha colpito nei loro discorsi di presentazione e durante l’ultima conferenza stampa di ringraziamento dopo la sentenza della FIGC?
Milian: “La mia sensazione è che non sono certo dei nababbi, Tuttolomondo lo ha anche detto, tuttavia sembrano trasparenti e organizzati, fattori che a Palermo mancano da anni. Tuttavia al tifoso non interessano i conti ma la squadra. Vedremo cosa sapranno fare.”
Peppe: “I Tuttolomondo mi ricordano i Santopadre del Perugia o Sebastiani del Pescara gente con risorse limitate che vuol far quadrare i conti e magari in seguito vendere, guadagnando, una volta raggiunta la A. Sono stati chiari e trasparenti dal punto di vista comunicativo, ma dopo le ultime stagioni martoriate adesso è giunta l’ora dei fatti. Dall’allestimento della squadra capiremo chi sono e quanto valgono realmente.”
Adesso si ripartirà dalla serie B e con una nuova proprietà, a questo punto avete già pensato di cambiare nome al vostro gruppo? Cosa volete augurare al nuovo Palermo che verrà?
Peppe: “Insieme agli altri moderatori e amministratori, che ringrazio per tutto ciò che fanno ogni giorno, abbiamo deciso che cambieremo il nome quando saremo sicuri che Zamparini sia totalmente fuori. La presenza della De Angeli non è un buon segnale in tal senso. Privarci di questa figura significherebbe molto per me. Al Palermo auguro serenità e tranquillità. Siamo stanchi di parlare di tribunali, vogliamo tornare a essere un club normale, discutendo di calciatori e non di procure e istanze di fallimento.”
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